Bansky, il video dello street artist al lavoro: una "vacanza-spray" tra gli ombrelloni

Sì, era proprio lui: è stato lo stesso Banksy a confermare, con un video postato su Instagram, di essere l’autore dei nuovi murales comparsi in alcune...

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Sì, era proprio lui: è stato lo stesso Banksy a confermare, con un video postato su Instagram, di essere l’autore dei nuovi murales comparsi in alcune località balneari inglesi. “A Great British Spraycation”, è il titolo del video, tre minuti in tutto, che gioca sulle parole spray e vacation, con la consueta ironia, per raccontare una “vacanza di lavoro” sulla costa orientale della Gran Bretagna

 

Nel video si vede, appunto, lo stesso artista al lavoro, il volto celato come sempre dal cappuccio della felpa, e a volte ci sono anche alcuni passanti che commentano i disegni. Si vedono topi in sedia a sdraio che sorseggiano cocktail, oppure un gabbiano gigante che agguanta enormi bocconi, dei bambini a bordo di un’imbarcazione con la scritta “siamo tutti sulla stessa barca". Sopra una fermata del bus, una coppia danza, mentre un uomo suona la fisarmonica. 

Si tratta di disegni apparsi qualche giorno fa tra Lowestoft nel Suffolk, e Gorleston e Great Yarmouth nel Norfolk.

L'impegno sociale non va in vacanza

In filigrana, si legge sempre lo stesso impegno sociale dei suoi recenti lavori. Che sia la Brexit, l’Islam radicale, l’ingordigia del mercato dell’arte, nessuno viene risparmiato dai graffiti di Banksy. Di recente, lo street artist si era impegnato in favore di chi lotta in prima linea contro il Covid e un suo dipinto, con un bambino che gioca con una infermiera giocattolo, innalzata al rango di supereroe, aveva fruttato 18 milioni di euro a un’asta benefica. “Game Changer”, il nome dell’opera, era stato donato all’ospitale di Southampton durante i primi, durissimi mesi della pandemia.

Lo scorso marzo, un altro suo murale dipinto sulla ex prigione di Reading, dove fu incarcerato Oscar Wilde, rese omaggio allo scrittore del “Ritratto di Dorian Gray”, con un uomo ch evade con una macchina da scrivere. Purtroppo il disegno è stato deturpato. «Se si dice la verità si è sicuri di essere scoperti, prima o poi», diceva lo stesso Wilde.

 

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Il Messaggero