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La ninna nanna dei terroristi, poiché il male non conosce abisso. Uno schiaffo, un boomerang anche, il gusto acre e doloroso del falso. Un bimbo israeliano in pigiama seduto su un tavolo accanto a un fucile, non sembra sorridere anzi, il volto cupo, spaventato, accudito dai miliziani di Hamas, un neonato in braccio a un altro in divisa, il capo chino sulle spalle dello sconosciuto, che gli dà i colpetti sulle spalle, sì quelli che rincuorano, e che spettano alle mamme, ai papà e agli intimi. Quegli adulti assenti che forse hanno appena sterminato. Un video scioccante è stato diffuso da Hamas - la cui autenticità è da verificare - in cui si vedono miliziani armati con in braccio alcuni bimbi israeliani in ostaggio. Un neonato viene cullato in una carrozzina, a un altro sembra stiano allacciando una scarpetta. È in pigiama, si è svegliato ed è spaesato. E solo. L'organizzazione sostiene di aver girato le immagini in un kibbutz nel primo giorno dell'assalto, sabato 7 ottobre. Quando sono avvenuti le infiltrazioni di massa e il massacro di israeliani anche nei kibbutz a ridosso della Striscia di Gaza. In particolare a Kfar Aza quaranta bambini tra cui neonati in culla sono stati uccisi, alcuni decapitati e bruciati, come mostrato dai soldati israeliani.
La risposta, macabra più che rassicurante, viene dal video diffuso da Hamas.
GLI ULTIMI CIAK
Ultimo atto: il bambino viene fatto sedere sul divano. Ha delle ferite sulla fronte ma forse di quelle che si fanno i bambini da soli. Si sforza di sorridere, è tutto finto, del resto non è un film ma l'atroce realtà. E viene invitato a bere, lui china il capo e obbedisce. È l'ultimo crudele ciak. Come molti altri bambini forse hanno perso i genitori, forse sono ostaggi, forse hanno smesso di vivere. Qualcuno se ancora esiste aspetta di riabbracciarli. Indignazione, rabbia e disgusto si leggono nelle reazioni e i commenti al video sui social: «I nazisti nascondevano i loro crimini di guerra. Hamas li trasmette in diretta streaming»; «quindi questo è: "Ucciderò i tuoi genitori e ti farò da babysitter, mentre gli altri ragazzi nella mia unità stuprano, uccidono, decapitano e bruciano i tuoi piccoli amici"». E ancora: «Immagina di essere la madre di uno di quei bambini...». Immagina. Leggi l'articolo completo suIl Messaggero