Balcani, aria di crisi: Serbia contro Kosovo, riunione urgente all'Onu

Balcani, aria di crisi: Serbia contro Kosovo, riunione urgente all'Onu
La Serbia è contraria: non riconosce l'indipendenza del Kosovo e meno che meno è dell'idea di dare il proprio ok alla creazione di un regolare esercito...

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La Serbia è contraria: non riconosce l'indipendenza del Kosovo e meno che meno è dell'idea di dare il proprio ok alla creazione di un regolare esercito nazionale. La questione sarà affrontatata lunedì nella seduta del consiglio di sicurezza dell'Onu chiesta con urgenza proprio dalla Serbia. Sulla riunione tuttavia non vi sarebbe accordo, con i Paesi occidentali che sono a favore di una seduta a porte chiuse mentre la Russia si oppone. Il presidente serbo Aleksandar Vucic sostiene che un esercito regolare kosovaro viola la risoluzione 1244 dell'Onu, messa a punto al termine del conflitto armato di fine anni Novanta e in base alla quale il Kosovo viene dichiarato territorio sotto controllo internazionale e la sola Forza armata autorizzata a stazionare sul suo territorio è la Kfor, la Forza della Nato: «Sono disposto ad andare a New York a spiegare le nostre ragioni e spero che non si sottrarranno al confronto sulla violazione del diritto internazionale nei Balcani e sui pericoli che tali decisioni rappresentano per la pace e la stabilità. Mi dicano gli americani, i britannici, i tedeschi, mi dicano i dirigenti di Pristina qual è l'articolo della risoluzione Onu che autorizza a creare un esercito del Kosovo. Me lo dicano!».  «State tranquilli - ha detto poi ai serbi che vivono in Kosovo -  la Serbia è in grado di difendervi». Dal canto suo il  presidente del Kosovo, Hashim Taci, ha affermato che la decisione di trasformare le forze di sicurezza del Paese in un esercito è «irreversibile», appovata dal Parlamento di Pristina, Allo stesso tempo ha assicurato alla vicina Serbia che non deve temere per la minoranza in Kosovo. 

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Il Messaggero