Dopo il coronavirus in Cina è allarme anche per l'aviaria. Le autorità cinesi hanno rilevato casi di virus H5N1 dell'aviaria a Shaoyang, provincia centrale...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Aviaria, torna l'allarme: focolaio in Francia, otto paesi sospendono le importazioni
LEGGI ANCHE Uova pericolose, blitz dei Nas: 9 aziende chiuse o sospese e 32mila "pezzi" a rischio sequestrati
LEGGI ANCHE Coronavirus, la circolare del ministero: «A scuola gli studenti dalla Cina senza sintomi»
Occorre evitare pericolosi allarmismi che in passato hanno provocato ingiustamente pesanti danni economici alle imprese con conseguenti gravi perdite occupazionali. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare il caso di influenza aviaria individuato nella provincia interna cinese dello Hunan, confinante con lo Hubei, l'area da cui e partita l'epidemia di coronavirus. L'Italia, sottolinea la Coldiretti, dalla Cina non importa carne di pollame per la quale è peraltro obbligatorio indicare la provenienza in etichetta grazie ad una legislazione di avanguardia fortemente voluta dalla Coldiretti. L'Italia, conclude la Coldiretti, è peraltro autosufficiente nel settore avicolo.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero