Strade come torrenti popolate da centinaia di coccodrilli e serpenti che spuntano tra un edificio e l'altro. Si è trasformata in una giungla la città australiana...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Molti sono saliti sui tetti in attesa dei soccorsi e c'è chi, come Erin Hahn - residente nel sobborgo di Mundingburra - ha postato su Facebook la foto di un coccodrillo che strisciava nella notte lungo la strada di fronte alla casa di suo padre. Un'immagine che ha fatto il giro del web ed è stata ripresa dai principali media internazionali diventando il simbolo del disastro. Phil Staley, un altro residente di Townsville, ha diffuso su Twitter la foto di un coccodrillo sul tronco di un albero inclinato a pelo d'acqua.
Per far defluire la piena, le autorità hanno deciso di aprire la diga sul fiume, che aveva raggiunto il 200% della sua capacità, con la conseguenza che circa 2.000 abitazioni sono state allagate e 20.000 sono a rischio. Quasi tutta la città è rimasta senza corrente e molte persone hanno dovuto cercare riparo sui tetti delle loro case. Dallo scorso fine settimana nella zona è caduto 1 un metro e mezzo di pioggia e altra ne cadrà nelle prossime ore, annunciano le previsioni, in quella che è una inondazione senza precedenti in oltre un secolo. «Ci saranno ancora pesanti piogge nei prossimi due giorni», ha avvertito il premier del Queensland Annastacia Palaszczuk. E l'Ufficio meteorologico ha previsto che cadranno oltre 300 mm di pioggia. Interi quartieri sono sommersi ed è intervenuto l'esercito con mezzi anfibi per portare in salvo la gente. Molti abitanti vengono evacuati a bordo di gommoni. «Non ho mai visto niente di simile», ha detto alla Tv nazionale Abc un altro abitante di Townsville, Chris Brookehouse, spiegando che nella sua casa c'era oltre un metro d'acqua. Già sabato la polizia è andata casa per casa in molte località del Queensland per chiede ai residenti di lasciare le abitazioni, ma in molti sono rimasti e nelle ultime 24 ore i vigili del fuoco hanno ricevuto oltre 1.000 chiamate con richieste di soccorso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero