Amazon sconfigge gli Stati sudamericani: il dominio web .amazon è suo

Amazon sconfigge gli Stati sudamericani: il dominio web .amazon è suo
Amazon batte otto Stati sudamericani e si aggiudica il dominio web .amazon. È durata ben sette anni la contesa per poter usare in esclusiva la parola che in inglese...

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Amazon batte otto Stati sudamericani e si aggiudica il dominio web .amazon. È durata ben sette anni la contesa per poter usare in esclusiva la parola che in inglese significa “amazzone” o “Rio delle Amazzoni”, ma che è anche il nome della più grande società internet al mondo. Jeff Bezos, fondatore e proprietario del sito di commercio elettronico, ha avuto l'idea di registrare il dominio, ma Paesi come Brasile e Perù hanno sostenuto che l'uso di quel nome doveva essere nella loro disponibilità visto che la foresta amazzonica si estende sui loro territori. Vorrebbero usarlo per creare siti come “turismo.amazon”, mentre Bezos sarebbe disposto a concederlo solo se unito alla sigla del Paese interessato (per esempio, il Brasile potrebbe aprire un sito “turismo.br.amazon”), meno immediato e molto più complicato da digitare.


L'Icann ovvero Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, ente preposto a supervisionare i protocolli e gli indirizzi sul web, si è schierato dalla parte del colosso americano del commercio elettronico e contro una coalizione di governi dell'America Latina riuniti nella Amazon Cooperation Treaty Organisation (Acto). Icann si è detto soddisfatto dei compromessi proposti dal gruppo di Seattle (nello stato di Washington) visto che le due parti non hanno saputo trovare «una soluzione accettabile per entrambi». Il gruppo ha promesso di non includere nei domini ad esso associati fino a 1.500 parole che facciano riferimento alla cultura e all'eredità della regione dell'Amazzonia. Ai membri di Acto verranno dati nove domini a scopi non commerciali, «per evidenziare la cultura e l'eredità della regione». Tuttavia, agli Stati parte di quella coalizione non verrà dato il diritto di veto su nomi specifici perchè farlo «darebbe loro l'autorità di decidere su nuovi prodotti e servizi Amazon ancora non lanciati», ha spiegato l'azienda. La decisione di Icann è ora sottoposta a un mese di commenti. 


Durante le trattative, sembra che Bezos abbia proposto alla controparte un accordo: in cambio del possesso esclusivo del dominio, il colosso del web avrebbe pagato agli otto Stati sudamericani una somma pari 5 milioni di dollari. Ma non 5 milioni in contanti, bensì l'equivalente di quella cifra pagato in lettori Kindle e servizi vari. L'offerta è stata rifiutata dagli interessati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero