Aereo precipitato in Messico: pioggia, vento e nebbia le cause dell'incidente in cui sono morti 14 turisti

NEW YORK - Pioggia, vento e nebbia. Queste sarebbero state le cause dell’incidente aereo che è costato la vita a 14 persone in Messico, nel pomeriggio di...

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NEW YORK - Pioggia, vento e nebbia. Queste sarebbero state le cause dell’incidente aereo che è costato la vita a 14 persone in Messico, nel pomeriggio di domenica. L’aereo era un Bombardier Challenger 601, il jet privato più grande in commercio. Il volo era partito da Las Vegas ed era destinato a Monterrey, in Messico. Il pilota aveva detto alla torre di controllo di Monterrey che il maltempo lo obbligava a salire di quota. Era progressivamente passato da 11 mila metri a 12 mila. Ma poi di colpo le comunicazioni si sono interrotte.

 
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In quel momento l’aereo sorvolava una zona montagnosa, a circa 200 chilometri  dalla cittadina di Monclova e dal famoso parco nazionale Cuatro Cienegas, nello stato messicano di Cohauila.
 
Il contatto con la torre di controllo di Monclova è stato perso nel pomeriggio di domenica, alle 16:30 locali. La ricerca è scattata subito, ma i resti dell’aereo sono stati trovati solo 12 ore dopo, lunedì. Le forze dell’ordine e gli esperti dell’aviazione civile messicana stanno ancora perlustrando una vasta zona intorno al luogo dell’impatto, nel tentativo di ricostruire cosa abbia causato la tragedia.
 
A bordo del jet privato viaggiava un gruppo di uomini d'affari e turisti che tornavano a casa in Messico dopo un viaggio nella città Usa, nel Nevada, per assistere a quella che era stata definita la “sfida dell’anno”, fra il pugile messicano Canelo Alvarez e il newyorchese Daniel Jacobs.
 
Alvarez aveva sfidato Jacobs per il titolo mondiale dei pesi medi della International Boxing Federation, e lo aveva vinto.  

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Il Messaggero