Valentino annulla le sfilate di giugno: il terremoto dopo l'addio a Pierpaolo Piccioli. Cosa succede ora

Dal punto di vista logistico, l'incognita sul futuro della maison si fa più pesante

Valentino annulla le sfilate di giugno: il terremoto dopo l'addio a Pierpaolo Piccioli. Cosa succede ora
Valentino annulla le sfilate di giugno. Un secondo terremoto che segue quello del "divorzio" (pare non tanto consensuale) con l'ormai ex direttore creativo Pierpaolo...

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Valentino annulla le sfilate di giugno. Un secondo terremoto che segue quello del "divorzio" (pare non tanto consensuale) con l'ormai ex direttore creativo Pierpaolo Piccioli. Un annuncio che infittisce il mistero: di solito è prassi che in attesa della nomina di un nuovo direttore creativo, le collezioni vengano realizzate dall'ufficio stile della maison di turno. Così è successo per Givenchy dopo l'addio di Matthew M. Williamson, così è successo da Gucci prima dell'arrivo di Sabato De Sarno, successore di Alessandro Michele.

«La creatività - prosegue la nota - continuerà a guidare l'azienda come pilastro fondamentale, dando forma alle nuove collezioni future in entrambi prêt-à-porter femminile e maschile e haute couture, elevando il dna del marchio, i suoi codici iconici e un patrimonio italiano senza eguali».

Sfilate annullate, gli scenari

Ma cosa può significare l'annullamento delle prossime sfilate? Di base si tratta di uno stop per il marchio creato da Valentino Garavani: dal punto di vista economico, sono soldi persi. Dal punto di vista logistico, l'incognita sul futuro della maison si fa più pesante. Proprio nelle ultime ore si vociferava che Alessandro Michele stesse per firmare al posto di Piccioli, secondo alcuni avrebbe addirittura già firmato. In questo caso però, le sfilate di giugno sarebbero state annullate lo stesso? Un nuovo direttore creativo forse non avrebbe avuto il tempo di preparare una collezione in così poco tempo. Soprattutto se si tratta di un rinnovamento radicale e un cambiamento dei codici distintivi del brand (cosa che in effetti sarebbe plausibile in caso di arrivo di Michele, il cui moodboard è molto lontano dall'attuale Valentino).

Ma una rivoluzione del genere sarebbe vista di buon occhio? Come riportato da WWD, l'amministratore delegato di Mayhoola Rachid Mohamed Rachid già lo scorso anno aveva provato a convincere lo stilista a tornare in pista, proponendogli il ruolo di direttore creativo di Walter Albini, senza trovare però un accordo sul progetto. Ma l'imperatore della moda, il solo e unico Valentino, non sarebbe forse dello stesso avviso: solo qualche giorno fa ha ringraziato Piccioli per il suo lavoro spiegando «Sei l'unico designer che conosco che non ha provato a distorcere i codici di un grande marchio imponendone di nuovi e la megalomania di un ego ridicolo». Ma forse i vecchi codici a qualcuno non andavano più bene. 

 

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Il Messaggero