Uniqlo sbarca a Roma, il bello essenziale tra camicie di lino, jeans dritti e abiti bon ton

Il brand nipponico apre il suo primo store nella Capitale nella Galleria Alberto Sordi: viaggio tra colori, mix, tessuti e abbinamenti

Uniqlo sbarca a Roma, il bello essenziale tra camicie di lino, jeans dritti e abiti bon ton
Sentirsi liberi. Nel proprio corpo, nei movimenti, nel creare nuovi abbinamenti. Questa la filosofia alla base dello stile no logo, ma riconoscibile dalla sua essenzialità...

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Sentirsi liberi. Nel proprio corpo, nei movimenti, nel creare nuovi abbinamenti. Questa la filosofia alla base dello stile no logo, ma riconoscibile dalla sua essenzialità rigorosa con brio, di Uniqlo, che ha aperto ieri a Roma, nella Galleria Alberto Sordi. La caratteristica dei capi del brand nipponico è di essere trasversali. Ogni abito (o quasi) può andare bene per lui così come per lei. L'idea è di non mettere barriere, perché il claim dell'azienda è "Made for All" (fatto per tutti). I pezzi forti sono le camicie in lino, da scegliere over e da indossare da sole, sopra t-shirt, o sotto quelle in cotone pesante, stile workwear, che fungono anche da giacche.

La Galleria Alberto Sordi di Roma riparte con lo store Uniqlo: «Dialogo con realtà locali»

LA NEW ENTRY

Una new entry sono i jeans, dritti, con vestibilità non attillata, con vita o media o alta. Le texture sono morbide e per i famigerati lavaggi, che consumano una gran quantità di acqua, il dispendio è ridotto del 99%. Per questi modelli, così come per i pantaloni con pence, in nuance primaverili, o quelli cargo, disponibili anche in versione short, l'abbinamento elettivo è con le canotte leggermente crop, di tutti i colori o a righe orizzontali. Si indossano senza reggiseno, perché dotate di coppe preformate. Per rimanere in tema, la biancheria intima, come molte t-shirt e i capi sportivi, sono dotati della tecnologia AIRism: anche a temperature torride, permettono di rimanere freschi. Per l'ufficio e le occasioni più formali ci sono completi, con giacche in lino sorbetto, abitini bon ton in micro plissé e maglie traforate. E, poi, largo alle collezioni speciali, come l'ultimissima, quella con JW Anderson, che ha dichiarato: «Mi sono ispirato agli anni Quaranta e Sessanta in Gran Bretagna, per raccontare artigianalità e durabilità».

COLORI E TESSUTI

Colori primari per capi unisex e texture ispirate all'interior design britannico e alle divise dei lavoratori tessili. La capsule con Comptoir des Cotonniers, invece, tende al bon ton e quella con Clare Waight Keller, ex direttrice creativa di Givenchy, mixa campagna e città per abiti impalpabili in palette tenui. Ma il tema fondamentale per Uniqlo è far sentire chi lo sceglie a proprio agio, mixando outdoor e indoor, e, soprattutto, con la possibilità di personalizzare. Nello store, infatti, è possibile richiedere, nel reparto Studio, ricami ad hoc o applicazioni vintage curate dalla sartoria romana Le Tre Sarte. O, ancora, far stampare la propria t-shirt, come si desidera o con immagini d'archivio. Per i fan dei pezzi celebri di Uniqlo, poi, ci sono i piumini Ultra Light Down, e la moon bag. È disponibile in nuove versioni, come quella a uncinetto. 

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Il Messaggero