Cercava un sogno ma ha trovato la morte. È stato un servizio fotografico infatti a stroncare la giovane esistenza di Olivia Ku, venticinquenne modella originaria di Taiwan...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Stando alle prime ricostruzioni dell’incidente, sulla cui dinamica la procura di Taipei non ha fatto ancora piena luce, ad uccidere l’indossatrice sarebbe stato un attacco d’asma sopraggiunto mentre la ragazza si trovava in posa sott’acqua. Non è ben chiaro cosa l’abbia scatenato ma molti giurano che, prima della tragedia, la mannequin si sarebbe liberata del respiratore per apparire più fotogenica, un errore che, a quanto pare, le sarebbe costato la vita.
A negare in parte questa versione dei fatti è però un altro gruppo di testimoni, secondo cui, in quanto non a norma, il respiratore sarebbe servito esclusivamente come mezzo scenico e, quindi, non avrebbe giocato nessun ruolo nel decesso della ragazza. In ogni caso, pare quasi certo che, durante il photoshoot, la povera Olivia, sposata e madre di una bimba di 4 anni, sia stata praticamente obbligata a trattenere a lungo il respiro.
Subacquea amatoriale con tre anni di immersioni nel curriculum, la Ku era una grande amante del mare e spesso e volentieri si univa a tanti altri appassionati come lei nella pulizia dei fondali di Pingtung, un luogo di vita diventato purtroppo la sua tomba. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero