Padina Razavi, 33 anni, ricorda ancora perfettamente i soprammobili in vetro di Murano che aveva sua mamma. Più che altro ha ancora in mente la loro magia e come la luce vi filtrasse attraverso e, improvvisamente, tutto cambiasse e assumesse dei contorni diversi, più caldi e sfumati. «Forse da lì - racconta - deriva la mia passione per gli orecchini. Importanti, grandi, vistosi, perfetti col mio modo di vestire sempre monocolore. Ne avevo un paio bellissimo, in vetro di Murano, appunto, da ragazzina. Ma li ho usati solo due volte, benché li amassi: erano troppo pesanti e anche molto delicati, sono caduti e si sono irrimediabilmente rotti. Così, ora ne produco di leggeri e dalla durata assai più lunga».

LA PASSIONE
In realtà, la storia non è così semplice. La designer è arrivata dall’Iran a Torino nel 2009, proprio per studiare e seguire la sua passione, quella di disegnare gioielli. Nel 2012 ha iniziato la produzione, ma, poi, il lockdown ha fermato tutto, anche l’approvvigionamento di materie prime. «Non mi andava di stare ferma, però, e ho iniziato a studiare dei materiali alternativi. Avevo delle bottiglie di pet in casa e ho preso a scaldarle con una candela, in modo da creare nuove forme. Con qualche difficoltà e un po’ di sperimentazione, oltre che con tanta creatività, ho realizzato il mio primo paio di orecchini, i Blue Bells, che sono tuttora quelli che più piacciono e che mi hanno fatto conoscere, oltre che darmi la possibilità di dare il via al mio brand, Padira».
I colori? Soprattutto quella particolare tonalità di blu cobalto «quasi elettrico, che mi ricorda la mia Persia». E, poi, trasparenze cristalline e tocchi di rosso e arancione potenti: «Prendo delle plastiche già colorate». «Mi piace dare nuova vita a ciò che non si utilizza più. E, poi, e lo dico da chi ne prova parecchi, questi orecchini hanno la stessa magia del vetro, ma sono molto più leggeri, quasi non ti accorgi di indossarli». Il sogno di Padina Razavi è di continuare su questa strada e di espandere la sua creatività anche ad altri tipi di gioielli, come collane e bracciali, sperimentando sempre nuove forme.