Shoes: Pleasure and Pain. A Londra una mostra che celebra duemila anni di calzature impossibili

Shoes: Pleasure and Pain. A Londra una mostra che celebra duemila anni di calzature impossibili
LONDRA - Il più grande oggetto di culto della moda in mostra al Victoria&Albert Museum di Londra. «Shoes: Pleasure and Pain», aperta fino al 31 gennaio 2016, racconta la storia...

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LONDRA - Il più grande oggetto di culto della moda in mostra al Victoria&Albert Museum di Londra. «Shoes: Pleasure and Pain», aperta fino al 31 gennaio 2016, racconta la storia della calzatura attraverso un vero e proprio spaccato antropologico, sociale e di costume.




Trasformazione, Status e Seduzione sono le tre sezioni che si articolano sul boudoir della galleria, mentre al primo piano se ne apre una che analizza il design, la progettazione e il futuro della calzatura. Ecco dunque la scarpetta di cristallo di Cenerentola e lo stivale delle sette leghe di Pollicino affianco all’Armadillo Shoe di Alexander McQueen, la preferita di Lady Gaga; non mancano i vertiginosi Super Elevated Gillies di Vivienne Westwood, i platform blu passati alla storia per la caduta in passerella di Naomi Campbell nel 1993; né manca la Ballerina Ultima di Christian Louboutin, il tacco più alto mai realizzato dalla maison francese. L’esposizione esplora anche l’aspetto agonizzante e insieme euforizzante che suscita l’indossare scarpe impossibili proprio a partire dall’oggetto più antico presente in mostra, una calzatura egizia di duemila anni fa. «Le scarpe sono uno veri rilevatori della personalità di chi le indossa; veri oggetti d'arte, bellissimi, una sorta di scultura, indicatori dello status sociale, dell'identità, dei gusti e anche delle preferenze sessuali.», afferma la curatrice Helen Persson. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero