Schiaparelli Haute Couture, a Parigi la collezione è un sogno di fiori stellati

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Sogni ed intrecci floreali. Memorie e flashback del passato. Bertrand Guyon, direttore creativo della maison Schiaparelli, per la collezione Haute Couture primavera-estate 2019...

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Sogni ed intrecci floreali. Memorie e flashback del passato. Bertrand Guyon, direttore creativo della maison Schiaparelli, per la collezione Haute Couture primavera-estate 2019 incanta il primo giorno della settimana dell'alta moda parigina all'Opéra Garnier con ricordi e stelle d'infanzia di Elsa, poetessa-couturier che amava i fiori, come quando da bambina giocava nei giardini di Palazzo Corsini. Vertigini, vortici di tessuto che diventano volumi scultorei ed evocano l'ispirazione surrealista della stilista in bilico con l'arte. Accanto a quelle atmosfere puerili che, nella visione cosmica di Schiaparelli, vorrebbero in modo onirico un universo fatto di rose, fiordalisi e peonie («Avere il viso coperto di fiori, come in un giardino paradisiaco, sarebbe meraviglioso!», Shocking life, 1954).

 

Quel volto, che Leonor Fini sceglierà per il flacone della fragranza Shocking. E quell'Orsa Maggiore della spilla di Schlumberger della quale, sotto una buona stella, Elsa Schiaparelli farà un magico portafortuna personale. Poi l'astronomia, dove gli altri astri incontrano il sole in un sistema copernicano che rimanda ai simboli zodiacali al confine con l'esoterismo con comete che si scagliano sugli abiti generando un effetto big-bang, simile a quello dei fuochi d'artificio con petali che, inaspettati, sbocciano ed esplodono sui tessuti dopo il riposo invernale. I tailleur diventano sagomati, quasi ad evidenziare la sapiente tecnica modellistica della collezione e sono arricchiti da boccioli di porcellana, vischio in oro e madreperla ma anche da garze sui toni pastello che sembrano provenire da galassie lontane, ultraterrene. Ricami da zodiaci sul total black notturno degli abiti e grafismi su sete vichy, taffetas e crêpe si stagliano come fossero rami sulle texture. Creazioni illuminate da meteore con le clutch dal lucchetto ricoperto di strass e le bag da sera della linea "Secret". Cappe e piume incandescenti, tripudio di paillettes su roseti immaginari e psichedeliche broderies indiane Settecento in un ideale bosco incantato che evoca i ritratti del fotografo e costumista britannico Cecil Beaton.


Dee notturne avvolte da velluti neri plissé, il tulle ricamato che ricorda la Via Lattea, drappeggiata dal satin con la luce dei fili dorati e organze che sembrano lunari. Il tulle rosa shocking è immerso in un'armonia macrocosmica, tra cappe a corolla e nuances cipria e gold. Petali di rosa si trasformano in un abito. Una collezione romantica ma avanguardista come Elsa e che è un sogno di fiori stellati perchè, citando Antoine de Saint-Exupéry ne "Le Petit Prince", «Se ami un fiore che si trova su una stella, è dolce di notte guardare il cielo».







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Il Messaggero