La Moda omaggia la Capitale con una mostra che espone i capi degli stilisti maggiormente legati a Roma. Valorizzato da una...
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Una selezione di capi presi dall’archivio delle maison, tra cui spicca il vestito appartenuto ad Audrey Hepburn, un abito a corolla in tulle avorio completamente ricamato in fantasia floreale bianca e nera, perfettamente conservato dalla storica sartoria Tirelli, ovviamente un pezzo che racconta la città eterna anche come città del cinema in un’epoca, quella tra gli anni ‘50 e ’60, che ci ha fatto davvero sognare. I creativi e i designer coinvolti hanno voluto raccontare il loro rapporto con la capitale con abiti policromi ispirati ai marmi romani, agli ori e alla maestosità barocca, abiti che riecheggiano il leggendario contrasto tra sacro e profano, vesti che ricordano l’Antica Roma. Così Fendi per l’occasione ha esposto un abito creponne color porcellana disegnato da Karl Lagerfield con gioiello oro di una collezione A/I del 008. Sulla stessa linea, Federica Tosi, giovane stilista cresciuta con Altaroma, che ha portato un outfit molto attuale: gonna longuette e camicia, che ricorda l’epoca romana e le armature, sebbene si tratti di uno stile rivisitato con un gusto molto moderno e valorizzato dall’uso della pelle.
La designer è emozionatissima e felicissima di essere stata prescelta, accanto a nomi altisonanti o colleghi giovani della bravura di Stella Jean o Marco De Vincenzo, e racconta di essere grata a Roma per l’ispirazione che le ha sempre dato perché anche se viaggia molto alla ricerca di spunti innovativi e per portare il suo marchio all’estero è quando torna a casa che riordina le idee. Camillo Bona ha scelto un pezzo del 2005, un abito da sera in organza tutto realizzato a mano con centinaia di budellini, cavallo di battaglia della maison. Il couturier romano esprime con ironia la sua felicità “per essere considerato da ben 23 anni sempre un giovane designer”. Roma è il suo mondo e non perde occasione per omaggiare la capitale, lo ha fatto anche con la collezione ispirata a Silvana Mangano, presentata nei giorni scorsi al Guido Reni District.
Tra gli emergenti selezionati anche Andrea Provvidenza, stilista iconico di LodenTal, specializzato nei loden, capo d’abbigliamento maschile nell’originale tessuto austriaco, che vanta una storia che parte addirittura nel Medioevo passando per l’Ottocento come capo da caccia, fino ad essere un grande classico nella seconda metà del secolo scorso. Lui ha riscoperto e rivisitato il loden nel 2012 facendone un capo prezioso e molto femminile vendendolo e facendo parlare del suo brand persino all’estero; tra i suoi sponsor Colette a Parigi. E poi il brand Greta Boldini di Alexander Flagella che dal 2014 è presente nel calendario di Altaroma e che quest’anno ha scelto la Coin Excelsior per presentare la sua collezione tra accettazione del presente e romanticismo del futuro. Anche Jamal Taslaq è stato prescelto da Altaroma perché, sebbene sia un couturier libanese, ha scelto Roma per fondare il suo atelier con uno staff tutto italiano di sarte che creano abiti da sposa e capi da sera di Alta Moda per donne eleganti e facoltose che gli commissionano abiti da tutto il mondo.
Sono state in tutto 25 le case di moda che hanno partecipato a questo progetto per raccontare l’essenza dello stile romano, attraverso l’esposizione di un capo iconico d’archivio, legato ai valori e alle alchimie della Città Eterna.
Abiti di: Andrè Laug, Annamode, Antonio Grimaldi, Camillo Bona, Caterina Gatta, Federica Tosi, Fendi, Gattinoni, Greta Boldini, Irene Galitzine, Jamal Taslaq, LodenTal, Luigi Borbone, Marco de Vincenzo, Marco Grisolia, Morfosis, Renato Balestra, Roberto Capucci, Sartoria Farani, Sartoria Tirelli, Stella Jean, Sylvio Giardina, Theodora Bak, Tiziano Guardini, Valentino.
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Il Messaggero