Sopracciglia protagoniste, da Parigi a Roma è brow bar mania

Sopracciglia mania
Che si chiami l’atelier du sourcil (Parigi), o Brow Bar (New York) o corner Benefit Brow Bar (Italia), il risultato è lo stesso. Sono centri che offrono...

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Che si chiami l’atelier du sourcil (Parigi), o Brow Bar (New York) o corner Benefit Brow Bar (Italia), il risultato è lo stesso. Sono centri che offrono consulenza per sopracciglia: tra ricostruzione con extension, colore, trucco o tatuaggio e persino ritocco fatto a mano con effetto ‘pelo a pelo’. Per le ciglia si può invece scegliere allungamento (extension) classico o volumizzante, ma anche curvatura o mascara semipermanente.

 
A Parigi esistono i negozi, ma vista la ‘folta’ lista d’attesa hanno ideato anche i chioschi. «Sono dei punti vendita - racconta Sara Pennisi, romana che da 6 anni vive a Parigi - dove si va senza appuntamento e si aspetta pazientemente il proprio turno, perché prenotare di sabato significa rischiare di aspettare anche un mese. Ma ne vale la pena: ho avuto una consulenza professionale con tutte le opzioni personalizzate, the o caffé offerto e poi le ragazze avevano tutte delle sopracciglia perfette e folte, con ciglia lunghe  e all’insù. Ero ipnotizzata!».
 
 
Anche le passerelle confermano la tendenza. «Alla Paris Fashion Week – precisa Roberta Betti, National Artist per Mac Cosmetics Italia – come a Dubai, Praga e Milano il trend è pelo trasandato, ma mai trascurato: le sopracciglia vanno selvagge, non definite. La mania per la cura esiste solo sui social network, nella moda mainstream di Instagram, che vuole un look tatuato alla Kim Kardashian, orientaleggiante. Il contrario di quello che chiede Parigi: ho curato il trucco per la sfilata di Uma Wang e voleva solo modelle con sopracciglia alla Frida Kahlo. La ragione è chiara: allo stilista serve totale versatilità».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero