FIRENZE - Nella moda, dal 2016, si torna a parlare di decostruzione. Questa infatti, unita e declinata ad uno dei temi ancora cari al fashion system contemporaneo, quello...
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Nasce così un nuovo approccio al lusso che prevede la rigenerazione del filo generando nuove pesantezze, intrecci e superfici mosse. I filati sono trattati come pezzi unici e spesso sono restaurati e recuperati da pezzi già prodotti e dal mondo naturale con un uso nuovo dei colori e delle texture, spesso in assemblaggio con materiali inediti. L’ispirazione per la maglieria è quindi quella del patchwork, con parti di lana unite a poliammide per dare origine a fili declinati in una gamma di colori luminosi pensati per realizzare maglie ad effetto active. Anche il cashmere rinasce in versione dinamica contaminato da viscosa, seta e nylon, mentre l’alpaca si sviluppa su filati mossi e leggeri. Grazie a nuove tecnologie, le fibre sono trattate in modo da assumere aspetti tridimensionali. Il nero è la cornice cromatica su cui si sviluppa un ventaglio di nuance ispirate alle luci e, soprattutto, alle ombre della natura nordeuropea. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero