Diversamente da ogni previsione, il nuovo direttore creativo di Roberto Cavalli non è italiano. E se il toto-nomi del fashion system dava per favorito Stefano Pilati, chi...
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Un background stilistico come creative director da Ermenegildo Zegna per Z Zegna, dal 2011 al 2014, dopo aver lavorato per Burberry e Jil Sander e aver ricoperto il ruolo di menswear director per Calvin Klein e di consultant per Acne Studios. Soddisfatto il numero uno e Ceo di Cavalli, Gian Giacomo Ferraris, che aveva avuto modo di apprezzare, all'epoca da Jil Sander, il talento di Surridge e ha dichiarato: “ho lavorato con Paul in passato e conosco bene il suo talento creativo e le sue qualità manageriali. Paul ha una visione a 360 gradi sul marchio, ha passione, maturità e grande abilità nella gestione del team. Riteniamo che sia il profilo ideale per completare il management team che è al lavoro da qualche mese per realizzare l’ambizioso progetto di sviluppo del marchio che abbiamo concordato con i nostri stakeholder”. Surridge, da parte sua, non vede l'ora di dare un nuovo corso alla visione stilistica della casa di moda fiorentina, celebrando come da tradizione bellezza, femminilità e sensualità di cui è da sempre pioniera, e della quale ha affermato di condividere la vision e i codici estetici e di apprezzare quel savoir faire e quell'artigianalità firmati Roberto Cavalli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero