La storia del Fifty Fathoms vanta una doppia ascendenza. In primo luogo c’è la linea che deriva da Jean-Jacques Fiechter, ceo di Blancpain per tre decenni, dal 1950 al 1980, e appassionato di immersioni. Poi quella del capitano Robert Maloubier e del sottetenente di vascello Claude Riffaud, fondatori dei sommozzatori da combattimento della Marina nazionale francese, che si dedicarono alla ricerca di un orologio affidabile per le loro missioni sottomarine. All’inizio degli Anni Cinquanta Fiechter èstato un pioniere delle immersioni sportive. Grazie alle sue esperienze subacquee egli sapeva che la vita dei sommozzatori dipende dall’affidabilità dei loro mezzi, ma a quell’epoca non esistevano orologi adeguati. Una volta a capo di Blancpain, mobilitò le sue squadre di orologiai per affrontare le sfide dell’ambiente sottomarino. E nel 1953 riuscì a fornire ai francesi uno strumento che rispettava tutte le norme da loro definite e ch’era possibile sottoporre a test. L’orologio superò tutte le prove e divenne uno degli elementi essenziali nell’equipaggiamento dei sommozzatori da combattimento delle forze armate francesi e, in seguito, di altre marine in tutto il mondo. Era un orologio unico, il Fifty Fathoms.

Ancora oggi questo segnatempo è sinonimo di qualità assoluta per quanto riguarda la fascia più nobile dell’ambito professionale, proponendosi come un pezzo di alta orologeria prestato all’uso marino. Altissimo il livello delle sue finiture, la scelta dei materiali per la cassa e il bracciale, ma soprattutto un movimento meccanico a carica manuale particolarmente sofisticato, con 227 componenti, cinque giorni di riserva di carica, 35 rubini e spirale in silicio.