New York Fashion Week 2013. Moda e Islam s'incontrano in passerella grazie a Nailah Lymus

Nailah Lymus modello Hajer Naili
NEW YORK - Essere religiose non significa dover rinunciare ad essere alla moda. A sottolinearlo sono i modelli portati sulla passerella della New York Fashion Week 2013 dalla...

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NEW YORK - Essere religiose non significa dover rinunciare ad essere alla moda. A sottolinearlo sono i modelli portati sulla passerella della New York Fashion Week 2013 dalla stilista musulmana Nailah Lymus che ha collaborato con Sumiyyah Rasheed, realizzando copricapi di tendenza. Abiti bellissimi ed eleganti che allo stesso tempo mantengono un certo rigore religioso, dunque destinati non solo a donne islamiche ma anche laiche alla ricerca di un tocco di sobrietà. Perchè il fashion system non può e non deve cancellare quello che si è. A soli 29 anni la designer si è fatta strada nel mondo della moda grazie alla ferma volontà di unire due mondi apparentemente distanti e in contrasto. Oltre ad essere una stilista di successo, Nailah ha anche aperto la Under Wrap un'agenzia di modelle, tutte rigorosamente musulmane. Sebbene per motivi religiosi gli abiti disegnati dalla Lymus possono mostrare solo mani, piedi e viso non è detto che si possano definire poco chic o fuori moda, anzi. Anche l'irrinunciabile velo diventa un accessorio fashion da mostrare con orgoglio.
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Il Messaggero