AltaRoma, da Curiel intramontabili tailleur e morbide seduzioni

AltaRoma, da Curiel intramontabili tailleur e morbide seduzioni
ROMA - Raffaella Curiel porta in scena la vera ricerca stilistica, fatta di piccoli dettagli, pensati per mesi e mesi e che richiedono tante ore di lavorazioni a mano , scegliendo...

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ROMA - Raffaella Curiel porta in scena la vera ricerca stilistica, fatta di piccoli dettagli, pensati per mesi e mesi e che richiedono tante ore di lavorazioni a mano , scegliendo come cornice l’Ambasciata di Turchia.




La collezione primavera estate 2013 di Curiel Cuture è tutto un trionfo di alta sartorialità, con uno studio approfondito sulla struttura delle giacche. Il risultato? Tailleur con abiti e giacche realizzate con le spalle leggermente pronunciate, che scendono perfettamente sui fianchi e sono chiuse da un bottone. La vera sorpresa è sul retro che, grazie a una lunghissima tecnica, presenta intrecci a cestino o inserti che creano giochi e movimenti. I colori variano dal turchese al verde acqua, dal glicine al marrone e sabbia.



«Mi sono ispirata al ritratto del Quattrocento di Simonetta Vespucci del Botticelli – spiega la stilista in conferenza stampa – della quale ho percepito bellezza, classicità e femminilità». I suoi curiellini, infatti, esaltano molto le linee del corpo, scivolando morbidi sui fianchi. «La vera eleganza – aggiunge la Curiel – è conoscersi e usare la moda per esaltarsi, non essere usati dalla moda. Ad esempio, questi abiti in chiffon cadono sui fianchi nascondendo anche qualche difetto».



Abiti eleganti ma anche versatili, «facili da trasportare», come li ha definiti Lella Curiel. Un giusto equilibrio tra lunghezze e larghezze, proporzioni studiate meticolosamente e aggiunta di dettagli che valorizzano gli abiti. Accenni di sensualità sono dati dalle spalle spesso lasciate scoperte, dagli abiti che aderiscono al corpo, come un bel vestito lungo, color carminio, con un rigonfiamento molto glamour sul fianco.



Per omaggiare la sua mamma, la Curiel porta in passerella il curiellino per eccezione, blu navy, con un piccolo fiore rosso sul fianco. Niente total black, soltanto alcuni abiti bianchi e neri, come un minidress con gonna a palloncino e sottogonna ricamato in strass. Gli accessori, come sempre disegnati dalla figlia Gigliola, completano gli outfit: molto originali le scarpe trasparenti con pietre applicate.



La crisi? «Si sente ma per sono ancora qui – scherza la stilista – e poi è stata una scelta vincente chiudere il negozio di Milano per aprire un atelier, dove le clienti si sentono più coccolate». E in barba alle difficoltà economiche e alle impennate dello spread, la Curiel porta in scena una collezione “ricca” di dettagli fatti a mano, di tessuti pregiati e di colori. Anche la sposa non è totalmente bianca: l’abito è decorato con un tripudio di fiori che sembrano dipinti su una tela. Sotto gli occhi di ambasciatori, autorità – tra le quali anche Clio Napolitano – e tanti ospiti, sfila anche Miss Lazio, Silvia Bella. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero