Milano Moda, ecco come ci vestiremo il prossimo autunno

Milano Moda, ecco come ci vestiremo il prossimo autunno
Capitale indiscussa del prêt-à-porter. Dal 24 al 29 febbraio scorsi, Milano ha riconfermato il suo ruolo di centro produttivo e di promozione, di Mecca delle tendenze...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Capitale indiscussa del prêt-à-porter. Dal 24 al 29 febbraio scorsi, Milano ha riconfermato il suo ruolo di centro produttivo e di promozione, di Mecca delle tendenze e di incubatrice di talenti. A spiccare, tra le 73 sfilate in calendario, sono stati ancora una volta i grandi che, come da copione, hanno incenato l'immancabile recita delle parti tra chi provoca e chi fa del rigore il proprio punto di forza. Tra i primi c'è Moschino, che dopo aver mandato in passerella una serie di uscite che poco rinnovano il guardaroba della Maison, ha fatto sfilare alcuni abiti in fiamme. Si  è unita al coro dei provocatori la regina di Milano, Miuccia Prada, non perché in collezione siano presenti elementi di particolare scandalo, quanto per il fatto di aver scelto, per due dei suoi accessori, il sistema del "see now buy now" (le borse Pionnière e Chaier, dopo la sfilata subito in negozio), tanto avversato da molti dei suoi colleghi.


Anello di congiunzione tra lo sperimentale e il classico, la fall/winter di N21: il brand di Alessandro dell'Acqua che ha proposto una donna dove il glamour anni '30 sposa alla perfezione il punk degli '80, in un mix di elegante provocazione. Composito Gucci, che con il suo Rinascimento Rock ha attraversato le epoche inserendo in collezione talmente tanti spunti che viene da chiedersi dove cercherà ispirazione Alessandro Michele per la prossima privarera/estate. Disneiani, invece, Dolce&Gabbana, che hanno vestito le loro donne come le principesse dei classici dell'animazione americana, in un trionfo di cristalli, ricami, tessuti preziosi e accessori bon-ton. Non sono mancati Armani (che coraggiosamente ha dichiarato di non aver visto niente di nuovo nella sua città), Fendi, Versace e Diesel Black Gold al suo debutto milanese Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero