La moda europea è sempre più eco. Westwood, McCartney e Boss in prima fila

La moda europea è sempre più eco. Westwood, McCartney e Boss in prima fila
ROMA - Buone notizie per i sostenitori della moda “eco”. Gli stilisti europei, che nel panorama globale sono sicuramente fra i più attenti alle questioni riguardanti la...

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ROMA - Buone notizie per i sostenitori della moda “eco”. Gli stilisti europei, che nel panorama globale sono sicuramente fra i più attenti alle questioni riguardanti la salvaguardia del pianeta, sono proprio i grandi. Se Vivienne Westwood in questo campo è una pioniera, da anni impegnata a far parlare di Climate Change e di come questo sia dovuto anche al consumo irresponsabile dei beni legati all’industria fashion, la sua “collega” britannica Stella McCartney ha di recente dichiarato che l’ecologia è il futuro della moda. Recente è inoltre la conversione di Hugo Boss alla causa animalista: dalla collezione autunno/inverno 2016/2017 «non utilizzeremo alcuna pelliccia animale in nessuna collezione e stiamo già offrendo con successo prodotti in eco-pelliccia ed eco-pelle.», ha dichiarato il direttore creativo allo sportswear del marchio Bernd Keller. Adidas, di recente unitasi a Parley for the Oceans, sta gradualmente ripulendo le proprie collezioni da tutti gli elementi impattanti per il mare e sta riducendo l’utilizzo di filati che richiedono lavaggi massicci. In Italia sono molti, soprattutto fra gli emergenti, i brand che cavalcano con successo le cause ambientalista e animalista. L’Europa, tanto tesa dal punto di vista economico, sembra sempre più unita da quello ecologico, che sia questa la vera causa da perseguire in modo comune?
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Il Messaggero