Il fascino terribile e l'eleganza sensuale dei vampiri in una mostra su Dracula

"Dracula" di Tod Browning (1931) - Foto BettmannCORBIS
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MILANO - Ci hanno spaventati con le loro origini infernali, ci hanno affascinati con un carisma sofisticato, ci hanno attratti con il miraggio dell'eterna giovinezza. Sono i protagonisti della mostra «Dracula e il mito dei vampiri» dal 23 novembre al 24 marzo 2013 alla Triennale di Milano. Un viaggio nel mondo delle creature della notte attraverso dipinti, documenti, costumi di scena e istallazioni video per saperne di più sul «succhia sangue» per antonomasia, tra storia e mito, fino alle implicazioni antropologiche della figura. Tra i pezzi in esposizione alcuni storyboard del film «Bram Stoker's Dracula» (1992) di Francis Ford Coppola, presentati per la prima volta in Italia, e l'armatura indossata nella pellicola dal protagonista Gary Oldman, realizzata su disegno della costume designer Ishioka Eiko. La mostra è arricchita da variazioni sul tema: la storica del costume Giulia Mafai interpreta l'identità della donna vampiro con abiti di scena che offrono un particolare sguardo sulla figura della «vamp», creatura che distrugge attraverso il potere della seduzione; l'architetto Italo Rota firma una riflessione sul ruolo di Dracula come «costruttore di città», in un viaggio nel «design del vampiro», attraverso le immagini delle dimore e dei luoghi frequentati dal re della notte. Un omaggio a Guido Crepax chiude il percorso con 18 disegni inediti che illustrano l'incontro tra Dracula e Valentina, il personaggio più celebre e amato del fumettista milanese scomparso nel 2003. In occasione della mostra, presso la Triennale, l'iniziativa solidale e non senza ironia dell'Avis, l'Associazione volontari italiani sangue, per far conoscere le sue attività e sensibilizzare il pubblico al valore della donazione.
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Il Messaggero