Un crocefisso dorato e l’ormai iconica medaglia raffigurante la Madonna di Guadalupe spiccavano ieri sul petto di Guillermo Mariotto alla Galleria Nazionale d’Arte...
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Una confessione più che un incontro che il direttore creativo della Maison Gattinoni nonchè giudice da oltre 10 anni del seguitissimo programma Rai “Ballando con le stelle” ha voluto condividere con il pubblico presente: “Voglio ridimensionare la mia ipertrofia dell’ego, quindi urlatemi ‘Ego!’ se per caso dovessi ricadere in questa trappola stasera”. Una vita e una carriera vissuta tra atelier e televisione, design e arte eppure, ci tiene a precisare Guillermo Mariotto “non c’è nessun personaggio, sono quello che vedete qui e ora”.
Dopo la collaborazione con la star Beyoncé, lo stilista annuncia la collaborazione con un’altra immensa icona del pop contemporaneo: “Sì, realizzerò gli abiti per Madonna (Veronica Ciccone), ma per me è solo la seconda Madonna che vestirò, la prima resta la Madonna del Carmine”. La devozione spirituale è divenuta parte integrante della sua vita e trapela dalle parole del designer in ogni discorso. “Ho creato abiti da sposa per matrimoni ebraici, musulmani e induisti. Ho dovuto studiare e fare ricerche per non commettere errori sui vestiti stessi: i matrimoni sono riti sacri e volevo essere certo di non sbagliare”. E se la televisione continuerà a essere nel futuro di Mariotto “Ci sarò finchè la televisione mi vorrà e avrò qualcosa da dire”, nei suoi sogni irrealizzati spunta il cinema: “Mi piacerebbe realizzare un film” e chissà non lo faccia davvero. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero