Leggerezza, la sfida del titanio

Leggerezza, la sfida del titanio
Tre volte più resistente dell’acciaio, cinque volte più leggero dell’oro: il titanio con il suo grigio ruggente rappresenta la nuova frontiera della...

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Tre volte più resistente dell’acciaio, cinque volte più leggero dell’oro: il titanio con il suo grigio ruggente rappresenta la nuova frontiera della gioielleria. Di che carattere sia fatto questo materiale peso piuma, ma di estrema resistenza, lo sottolinea già il nome, da Titan, divinità greca dall’enorme forza fisica. Scoperto in Cornovaglia nel 1791 e prodotto in forma pura nel 1910, dall’industria si è trasferito nei laboratori orafi, non senza qualche difficoltà. Fondendo a una temperatura ben più alta dell’oro è infatti difficile da lavorare e ha richiesto un processo produttivo tutto nuovo che ha messo in campo strumenti di precisione guidati dal grande savoir faire tradizionale. Un mix vincente che esalta lo spirito indipendente di gioielli anticonformisti creati con questo metallo ultraresistente e super leggero, inossidabile e anallergico.

 

L’OSSIDAZIONE

In previsione dell’estate, è utile tenere a mente che il titanio non si rovina se viene a contatto con l’acqua della piscina o del mare; attraverso un processo di ossidazione può essere poi colorato. «Amo utilizzare il titanio perché è un metallo con cui è possibile realizzare gioielli molto intensi seppur leggeri come una piuma», spiega Glenn Spiro, gioielliere inglese dall’approccio couture. Nei suoi gioielli dalle forme bold, anche di fiocco o farfalla, il titanio si lega alle pietre preziose più rare e maestose in una tavolozza di colori sconfinata. Griffato Glenn Spiro, è tra gli altri l’anello farfalla dalle fluttuanti ali in titanio con diamanti e tsavoriti, della collezione privata di Beyoncé e da lei donato al Victoria & Albert Museum di Londra dove è esposto insieme ai gioielli della regina Elisabetta I.

 

Rientrando in Italia e atterrando sull’isola di Capri, da Chantecler sono 3.500 gemme incastonate in titanio colorato, tra cui smeraldi, rubini, zaffiri blu, gialli e rosa contornati da pavé di diamanti, a fare risplendere la collezione Capriness. Porta invece con sé il fascino del mistero, il titanio nero opaco introdotto da Vhernier: dà il carattere ad alcuni gioielli iconici del marchio come l’anello e gli orecchini Eclisse, il bracciale Calla, l’anello Tourbillon. Sperimenta preziosi dallo stile contemporaneo, abbinando ad esempio i diamanti a nuove leghe come il titanio, il marchio genovese Gismondi 1754. Partendo dall’iconica collezione Aura - caratterizzata dai sette cerchi concavi e convessi attraverso cui assorbiamo energia - cuff, anello e orecchini sono realizzati in titan-carbon, uno speciale trattamento del titanio che dona il caratteristico aspetto nero opaco. Da Tiffany il titanio è al servizio dei Millennial con la collezione Tiffany CityHardWear, ispirata a New York e caratterizzata da un’unica maglia, dal design moderno. Il grigio del titanio incontra la morbidezza dell’oro rosa da Pomellato, come a evocare le infinite sfumature dell’animo femminile, per gioielli dai volumi leggeri, che tra trafori e ricami celebrano lo spirito indipendente di ogni donna.

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Il Messaggero