FIRENZE - Trent'anni di moda. Il luogo della moda italiana per eccellenza, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti, festeggia un compleanno storico, un giro di boa...
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È il 1983 quando fonda la Galleria che all’inizio conta solo una manciata di vestiti che appartengono allo Stato. Da allora le donazioni di moltiplicano, sia da parte di privati che da associazioni, fino a diventare uno dei più importanti musei dedicati alla moda in tutto il mondo.
La collezione conservata nel museo conta oggi più di 6mila pezzi tra abiti, costumi di scena, accessori e libri che rappresentano un valore documentario di grande rilevanza storica. Gli abiti più antichi risalgono al XVI secolo, sono presenti i vestiti funebri di Cosimo I De’ Medici o e abiti di scena appartenuti ad Eleonora Duse e ancora una collezione di bottoni dal XVII all’inizio del XX secolo.
Altrettanto rilevante è la sede della Galleria, situata all’interno di Palazzo Pitti, in particolare nell’ala detta «della Meridiana», costruzione voluta da Pietro Leopoldo di Lorena e cominciata nel 1776. Per l’occasione è stata riaperta la Sala Bianca, il luogo in cui 50 anni fa quest’avventura nel mondo della moda ha avuto inizio.
E' qui che saranno esposte le donazioni fatte per festeggiare i primi 30 anni di attività da parte di aziende come la Enrico Coveri Maison, istituti di credito come la Banca di Cambiano e privati come Andrea Ferretti, Cristina Grossi Zanuccoli, Gianfranco Grimaldi, Cecilia Matteucci Lavarini e Fabiola Forchir. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero