Formichetti, stylist di Lady Gaga, licenziato da Thierry Mugler, è ora il nuovo stilista di Diesel

Nicola Formichetti con la sua musa Lady Gaga

ROMA - A sopresa, dopo quello di Nicolas Guesquiere da Balenciaga, si consuma nel mondo della moda un altro divorzio tra una maison e il suo designer di culto. Questa volta tocca...

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ROMA - A sopresa, dopo quello di Nicolas Guesquiere da Balenciaga, si consuma nel mondo della moda un altro divorzio tra una maison e il suo designer di culto. Questa volta tocca a Nicola Formichetti, il designer nippo-italiano, amico e stylist di tante celebrities, una fra tutte, Lady Gaga, a cui deve molto del suo successo, divorziare dalla maison Thierry Mugler, controllata dal 1997 dal gruppo cosmetico Clarins. Come nel caso di Nicolas Guesquiere per Balenciaga, anche Formichetti viene allontanato dopo avere completato il rilancio definitivo di una griffe di moda caduta nell'oblio e nota al grande pubblico solo in profumeria dato che, per qualche anno, prima dell'arrivo di Nicola, la maison aveva deciso di dedicarsi unicamente ai profumi e con successo. Chi non conosce, infatti, il famoso «Angel», con le sue campagne stampa sexy e provocanti che negli anni hanno visto protagoniste tante dive come Eva Mendes e Naomi Watts? Ma per la moda non usciva più nessuna collezione finchè non è arrivato Formichetti, stylist di fiducia di Lady Gaga per il quale ha disegnato, o meglio assemblato il famoso abito in carne indossato con grande scandalo dalla pop star durante gli MTV Video Music Awards del 2010. Il suo arrivo ha segnato il rilancio della maison nel mondo della moda. Adesso il divorzio, che non è stato preceduto né seguito da alcun comunicato stampa ufficiale che spiegasse le motivazioni di questa decisione presa dalla dirigenza. Ma è di queste ore la notizia che Formichetti è il nuovo direttore creativo di Diesel, la griffe di Renzo Rosso. Non c'è stato designer più veloce di lui, tempo 24 ore, nel risalire in sella e rendere le redini del comando di una nuova casa di moda. Davvero un bel tipo questo Nicola Formichetti.

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Il Messaggero