Sarà Dior a riportare all’antico splendore il borgo di Maria Antonietta a Versailles. Con un’operazione il cui costo si aggira intorno ai cinque milioni di euro, la Maison si...
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Realizzato dall’architetto Richard Miche, oltre alla casa della regina, il villaggio contava diversi edifici tra cui alcune stalle per il bestiame, due latterie, una colombaia, un fienile. Nel periodo immediatamente successivo al 1789, i rivoluzionari saccheggiarono e, in parte, distrussero l’hameau di Maria Antonietta, e fu solo grazie alla seconda moglie di Napoleone I, nipote dell’antica sovrana, che il borgo iniziò a risorgere.
Nel secolo scorso l’americano Davidson Rockfeller, innamoratosi dell’incanto del luogo, investì di nuovo nella sua salvaguardia e lo preservò dalla rovina. Con il suo intervento, Dior omaggia idealmente una figura che, nella storia recente della Maison, è stata per ben due volte fonte di ispirazione, consacrando la sua Haute Couture al mito: indimenticabili le collezioni disegnate nel 2000 e nel 2010 dall’allora direttore creativo John Galliano. Il termine dei lavori potrebbe essere il pretesto per l’attuale couturier Raf Simons per cimentarsi in un terzo capitolo dedicato alla “saga” Versailles. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero