ROMA - Per la prima volta arrivano a Roma le crazioni del brand CuteCircuit, con un'inedita sfilata di "techno-couture" presentata da Altaroma e Maker Faire nell'ambito...
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Giovedì 2 ottobre le creazioni hi-tech di CuteCircuit illuminano la Cavea dell'Auditorium Parco della Musica, in sintonia con la vocazione di Altaroma, da sempre attenta a sostenere la coesistenza di tradizione e innovazione e a promuovere un'interpretazione contemporanea del concetto di couture.
Il brand porta in passerella, a conclusione dell'Opening Conference di Maker Faire, un sapiente mix di design e innovazione, presentando una collezione di abiti "interattivi", "intelligenti" e grazie ai quali, attraverso l'utilizzo di tessuti d'avanguardia e della microelettronica, moda e tecnologia trovano un punto d'intersezione.
Capispalla, vestiti, gonne, fino a veri e propri abiti da gran soirée, sono impreziositi con trame di LED "controllabili" semplicemente con un'app per iPhone. Il pionieristico progetto di "Technological Couture" del brand CuteCircuit è partito nel 2004 a Londra da un'idea di Francesca Rosella e Ryan Genz.
Da allora sono nate la Hug Shirt, maglietta interattiva premiata nel 2006 da Time Magazine come una delle migliori invenzioni dell'anno; il Galaxy Dress, parte della collezione permanente del Museo della Scienza e dell'Industria di Chicago, vero e proprio display indossabile ricamato con più di 24000 LED, piatti, flessibili e applicati artigianalmente su diversi strati di chiffon e con 4000 cristalli Swarovski (indossato anche da Katy Perry); il Twitter Dress, primo abito di "haute couture tecnologica", realizzato per la cantante Nicole Scherzinger, in grado di ricevere i tweet pubblicati da milioni di fan con l'hastagh #tweetdress.
Il patrimonio culturale italiano, l'eleganza delle linee e la passione per la moda di Francesca perfettamente si mixano, dunque, con l'attitude di Ryan, spiccatamente americana, incline all'innovazione e alla salvaguardia degli aspetti ecologici.
Abiti così spettacolari da sfiorare quasi la magia, ispirati da rivoluzionari antesignani come Coco Chanel ed Elsa Schiaparelli, aprono le porte a una visione futuristica della moda, mescolando innovazione e tecniche di alta qualità sartoriale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero