Bellissima. L'Italia dell'alta moda 1945-1968. Il MAXXI di Roma celebra gli anni d'oro del fashion

Modelli Valentino sulla scalinata dell’Archivio Centrale di Stato, foto Federico Garolla, Roma, 1958
​ROMA - Dalle Sorelle Fontana a Fendi, da Schubert, Germana Marucelli, Mila Schön a Sarli e Simonetta, da Capucci a Gattinoni, Valentino e Galitzine. ...

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​ROMA - Dalle Sorelle Fontana a Fendi, da Schubert, Germana Marucelli, Mila Schön a Sarli e Simonetta, da Capucci a Gattinoni, Valentino e Galitzine.






La mostra "Bellissima, l'Italia dell'alta moda 1945-1968", al MAXXI di Roma dal 2 dicembre al 3 maggio 2015, ricostruisce una galassia i cui diversi protagonisti prendono forma e risalto attraverso abiti iconici, immagini, filmati e in dialogo con opere d'arte.



Si tratta di oltre vent'anni di moda in un'esposizione che restituisce - attraverso l'allestimento dell'architetto Maria Giuseppina Grasso Cannizzo - atmosfere e stili di un periodo che ha contribuito in modo straordinario a definire il carattere italiano a livello internazionale.



In mostra, tra l'altro, l'abito "Pretino", creato per Ava Gardner dalle Sorelle Fontana nel 1955 e ripreso poi da Anita Ekberg ne "La dolce vita" di Fellini, ispirato alle vesti cardinalizie, sobrio e spiritoso nel contempo e uno degli scintillanti abiti di Mina disegnati da Fausto Sarli negli anni Sessanta per il programma televisivo Studio Uno.



Bulgari espone una selezione di pezzi unici rappresentativi di un periodo chiave nella storia del marchio a livello di sperimentazione e innovazione stilistica, fra cui le creazioni Serpenti in oro con diamanti o smalti e una collana degli anni '50 in platino, rubini e diamanti per un totale di 70 carati.



A sottolineare la complicità tra arte e moda che ha profondamente segnato quegli anni, in mostra opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Paolo Scheggi e Massimo Campigli, e ancora Carla Accardi e Giuseppe Capogrossi, testimonianza della sperimentazione e della grande vitalità creativa di un’epoca eccezionale.



Il dialogo con l'arte contemporanea è esaltato da VB74, la performance che Vanessa Beecroft ha progettato appositamente per l'inaugurazione della mostra, sul tema dell'identità femminile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero