Di Chanel si sa, ce n’è una sola. Il brand più desiderato dalle donne di tutto il mondo continua a far sognare ogni stagione di più e non solo grazie...
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Se per la presentazione della collezione della prossima primavera estate il designer tedesco ha ricreato un set fantascientifico in cui fili elettrici coloratissimi fanno da contorno alla passerella, sarà impossibile dimenticare quella della stagione F/W 2014-2015 in cui non mancavano neanche i carrelli tra le corsie del supermercato firmato Chanel.
L’aeroporto in cui le valigie griffate si alternavano ai tailleur in tweed fu l’esibizione S/S 2016 che risuonò per settimane tra le bocche degli addetti ai settori ma niente è paragonabile alla stagione 2015-2016: il bistrot completo di barman per la collezione F/W e il casinò con slot machine e tavoli da gioco per l’haute couture rimangono tra i migliori show a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.
La famosa manifestazione femminista che ha sfilato per la S/S 2015 è solo un altro esempio in cui la celebre casa di moda ha voluto ricreare una situazione ed un ambiente reali in cui inserire artisticamente la propria linea, ma non sempre è stato così.
Spesso a fare da sfondo alla catwalk ci sono state maestose rappresentazioni scenografiche come l’enorme leone dorato dell’haute couture 2011-2012, la giostra di cavalli della stagione F/W 2009-2010 o la foresta tropicale dai toni pastello nel 2015.
Paesaggi naturali glaciali con cristalli e iceberg, torreggianti pale eoliche e sì, persino l’universo intero, sono stati dal 2012 al 2014 alcuni dei più memorabili allestimenti del fashion system, ma anche gli oggetti cult della storia Chanel hanno fatto da cornice ad alcuni defilè: le mastodontiche boccette di profumo F/W 2009-2010 e la colossale giacca da tailleur S/S 2008 restano la dimostrazione che nella vita e nella moda tutto è possibile.
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Il Messaggero