Apre la prima biblioteca sulle donne in un museo: centinaia di volumi nel Santuario di Ercole

Apre la prima biblioteca sulle donne in un museo: centinaia di volumi nel Santuario di Ercole
Dalla "Signora delle camelie" alla "Lettera scarlatta", dal "Gesto femminista" alla "Vita segreta di Marilyn Monroe", sono centinaia i...

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Dalla "Signora delle camelie" alla "Lettera scarlatta", dal "Gesto femminista" alla "Vita segreta di Marilyn Monroe", sono centinaia i titoli e gli autori della biblioteca "monotematica" dedicata alla donna e alla storia della condizione femminile, tra antichità e attualità, la prima mai aperta in un museo. L'idea è venuta ad Andrea Bruciati, il direttore del complesso di Villa Adriana e Villa d'Este a Tivoli, il polo tiburtino del Ministero dei beni culturali. L'ha aperta con un allestimento curato nei minimi dettagli, con una selezione particolare di volumi, negli spazi del Santuario di Ercole Vincitore incastonato nel cuore di Tivoli.


E' qui che ha inaugurato 
un centro bibliografico e documentario che in fondo non ha precedenti nella storia dei musei: «Le persone possono consultare volumi e avere degli approfondimenti bibliografici sull'argomento», racconta con un pizzico di soddisfazione. La nuova biblioteca, nata in stretta collaborazione con con la Biblioteca Comunale di Tivoli, è un progetto pensato ad integrazione della mostra, anch'essa di tematica femminile, "Eva vs Eva. La duplice valenza del femminile nell’immaginario occidentale", in programma fino al primo novembre (la raccolta è consultabile gratuitamente su prenotazione fino alla conclusione dell’esposizione). Partner del progetto l’Associazione Casa delle Donne Lucha y Siesta. 


ll centro bibliografico spazia dai testi classici alle suggestioni del contemporaneo. Accanto ad una ricchissima sezione narrativa, i principali ambiti tematici documentati sono: femminismi, storia dei movimenti politici delle donne, Gender and Women’s studies, Queer Studies, diritti, sessualità, psicologia, psicoanalisi, religione, critica letteraria. Si tratta di una scelta culturale che privilegia riflessioni e racconti vicini alle pratiche femminili, femministe e di genere, alla ricerca di una narrazione che possa esprimere la ricchezza delle differenze (sala di lettura su prenotazione, consultazione a scaffale aperto, info e prenotazioni: marina.orlandi@beniculturali.it)
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Il Messaggero