La classifica dell'odio online, crescono i tweet violenti contro le donne

La classifica dell'odio online, crescono i tweet violenti contro le donne
Cresce l'odio online nei confronti delle donne, tra le vittime preferite dagli haters. I tweet misogini e con un'altissima dose di aggressività sono aumentati...

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Cresce l'odio online nei confronti delle donne, tra le vittime preferite dagli haters. I tweet misogini e con un'altissima dose di aggressività sono aumentati dell'1,7 per cento rispetto al 2018. Le donne sono tra le più colpite dallo hate speech secondo la “Mappa dell'odio” appena pubblicato da Vox-Osservatorio Italiano sui Diritti. Gli analisti calcolano i  tweet che contengono parole violente e identifica le zone dove l’intolleranza è maggiormente diffusa. I gruppi presi  di mira sono: donne, omosessuali, migranti, diversamente abili, ebrei e musulmani. Nella classifica dell'intolleranza svettano migranti, musulmani ed ebrei.


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L’odio contro i migranti registra un più 15,1% rispetto allo scorso anno e sul totale dei tweet che hanno ad oggetto i migranti, quelli di odio sono ben il 66,7%. In pratica un hater su tre si scatena contro “lo straniero”. L’intolleranza contro gli ebrei, quasi inesistente fino al 2018, quest’anno registra un più 6,4%. 




In pole position, nella hit dell'odio, anche le donne, più colpite insieme agli omosessuali in occasione di eventi che scatenano polemiche, come il Convegno delle famiglie di Verona o le diatribe sulle famiglie arcobaleno. I gay però sono l’unica categoria risparmiata dagli haters, con una diminuzione del 4,2% dei tweet negativi. La violenza verbale si scatena contro le donne e colpisce in tutta Italia, da Milano a Napoli. Gli odiatori se la prendono coi loro “corpi”: disprezzati nella sessualità e nel genere, ridicolizzati e umiliati, persino stuprati con parole che sempre più spesso diventano fatti. E nel periodo di rilevazione, crescono i femminicidi.
L’odiatore non è più l’anonimo leone da tastiera, oggi vuole farsi riconoscere.  





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Il Messaggero