Cresce l'odio online nei confronti delle donne, tra le vittime preferite dagli haters. I tweet misogini e con un'altissima dose di aggressività sono aumentati...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sara Gama, la capitana della nazionale insultata sui social: «Quella non è italiana»
L’odio contro i migranti registra un più 15,1% rispetto allo scorso anno e sul totale dei tweet che hanno ad oggetto i migranti, quelli di odio sono ben il 66,7%. In pratica un hater su tre si scatena contro “lo straniero”. L’intolleranza contro gli ebrei, quasi inesistente fino al 2018, quest’anno registra un più 6,4%.
In pole position, nella hit dell'odio, anche le donne, più colpite insieme agli omosessuali in occasione di eventi che scatenano polemiche, come il Convegno delle famiglie di Verona o le diatribe sulle famiglie arcobaleno. I gay però sono l’unica categoria risparmiata dagli haters, con una diminuzione del 4,2% dei tweet negativi. La violenza verbale si scatena contro le donne e colpisce in tutta Italia, da Milano a Napoli. Gli odiatori se la prendono coi loro “corpi”: disprezzati nella sessualità e nel genere, ridicolizzati e umiliati, persino stuprati con parole che sempre più spesso diventano fatti. E nel periodo di rilevazione, crescono i femminicidi. L’odiatore non è più l’anonimo leone da tastiera, oggi vuole farsi riconoscere.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero