Tumore al seno, una donna su tre non è curata in centri specializzati

Tumore al seno, una donna su tre non è curata in centri specializzati
Una donna su 3 con tumore al seno non viene curata in  Breast Unit, cioè in un centro di senologia multidisciplinare.  Non solo: i tempi di attesa sono lunghi,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una donna su 3 con tumore al seno non viene curata in  Breast Unit, cioè in un centro di senologia multidisciplinare.  Non solo: i tempi di attesa sono lunghi, almeno così sono percepiti, e le informazioni carenti. Emerge da un'indagine di Swg per Europa Donna che ha intervistato 502 donne. Una donna su 4 dice di avere poche informazioni sugli effetti collaterali di chemio,  radio e l'ormonoterapia. E in molti casi il mancato accertamento della familiarità o di mutazioni Brca (1 donna su 4 non ricorda che le sia stato chiesto se c'erano stati altri casi di tumore in famiglia), la scarsa disponibilità di uno psiconcologo, la necessità di più presenza del chirurgo oncoplastico.


Una mostra fotografica e un concerto per le donne malate di tumore al seno

Tumore al seno, l'arrampicata di 4 malate in Abruzzo per ritrovare fiducia

Il Senato s'illumina di rosa in occasione del mese della prevenzione del tumore al seno

Poi, non è sempre assicurata la continuità di cura (4 intervistate su 10 hanno dovuto cambiare struttura). Manca spesso un nutrizionista e le giovani in molti casi non vengono informate sulle opzioni per preservare la fertilità. In un contesto in cui il rapporto con le strutture è positivo «emerge il bisogno di collocare - come evidenzia Riccardo Grassi, direttore di ricerca Swg - il percorso in un quadro più umano: oltre 1 donna su 4 afferma di aver ricevuto la diagnosi in modo freddo e distaccato e più di una su 10 (13%) per telefono o lettera».


«Sono solo 9, ad oggi- aggiunge invece Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna - le Regioni che hanno completato il percorso normativo e organizzativo delle Breast Unit, alcune sono andate oltre indicandone la localizzazione, ma esistono ancora disparità in termini di servizi. L'obiettivo è sensibilizzare sulla necessità di completare lo sviluppo delle Breast Unit è avviare il monitoraggio». Di «enormi progressi» parla invece Corrado Tinterri, del Gruppo di lavoro ministeriale sui centri di senologia, secondo cui «10 anni fa solo il 12-14% delle donne veniva curato in centri che trattavano più di 150 casi l'anno. Oggi ci sono 140 Breast Unit: siamo vicini al numero ideale. Ma non ci fermiamo».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero