A 14 anni la diagnosi, Sclerosi laterale amiotrofica. Da subito nonostante il sogno di diventare ballerina non ha mollato e ha cominciato a combattere contro la malattia. Oggi, 30...
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La patologia neurodegenerativa, a 19 anni, l'ha costretta sulla carozzina. Lei che amava correre, fare hockey su strada e ballare. Così, ha cominciato a investire tutte le sue energie nel vivere «al massimo la vita». La malattia ha proceduto lentamente rispetto ad altri pazienti, tanto che Lauren Spencer, nonostante le sue difficoltà, lavora quotidianamente come disabilily lifestyle influencer. Si dedica, cioè, a promuovere uno stile di vita il più positivo possibile per i disabili. Con oltre 13mila follower su Instagram (@itslololove) e oltre 10.000 iscritti al suo canale di YouTube (Sitting Pretty), è diventata parte del grande mondo degli influencer.
«Come gli altri faccio recensioni di prodotti - racconta alla Cnn che ha ricostruito la storia della sua vita - Fornisco consigli su incontri e relazioni. Mi limito a suggerimenti generali perché a volte, come persona con disabilità, è impegnativo trattare con la società: ci sono tanti stereotipi. Tanta diffidenza». Lauren sta cercando di cambiare il modo in cui le persone vedono chi ha una disabilità. Il suo account Instagram contiene le foto dei viaggi con gli amici, i servizi di moda e il divertimento, perché a suo parere i temi che circondano il mondo dei disabili sono cupi o legati a «un'aria di compatimento». Lei, al contrario, si presenta con abiti alla moda, minigonne, accessori glamour e molto eleganti. «Non sono triste - aggiunge - ho imparato ad accettare la mia disabilità, a divertirmi e ad essere positiva». Lauren ha il grande pregio di riuscire ad autoilluminarsi, a rigettare ogni tipo di immagine che possa ispirare compassione. La sua profonda autostima, costruita con tanta fatica vista la condizione di vita, l'ha portata a diventare modella per aziende come Tommy Hilfiger e Adidas.
«Le donne con disabilità - aggiunge - sono appassionate e “consumatrici” di moda proprio come le altre. Possiamo essere attraenti e dare consigli come le altre. Come qualsiasi altra persona su questa Terra. Mi batto per questo». Per lei, ripete, la sua disabilità è «un onore, non un peso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero