«Brava, suoni come un uomo!!»: Cristiana Polegri racconta le fatiche di una sassofonista

«Brava, suoni come un uomo!!»: Cristiana Polegri racconta le fatiche di una sassonista
«Brava, suoni come un uomo!!». Quante volte se l'è sentito ripetere Cristiana Polegri, la vedevano suonare il sassofono e faticavano a credere che una donna...

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«Brava, suoni come un uomo!!». Quante volte se l'è sentito ripetere Cristiana Polegri, la vedevano suonare il sassofono e faticavano a credere che una donna potesse farcela, «come se gli uomini avessero più fiato». É una sciocchezza, dice, il fiato è lo stesso e anche le donne possono essere brave sassofoniste. E nel suo spettacolo, un one-woman show,  racconta le fatiche di una donna che vuole vivere facendo la musicista. «Il sax nell'immaginario collettivo è ancora uno strumento da uomini e una donna che lo suona desta stupore, meraviglia. Lo racconto schersosamente nel mio spettacolo».




Il titolo è appunto «Brava, suoni come un uomo!!», è in scena al teatro Garbatella da venerdì 24 a domenica 26 gennaio. Sassofonista, cantante e attrice (ha fatto teatro, cinema, tv, inciso un album da solista e collaborato tra gli altri con Mario Biondi e Franco Califano) Cristiana Polegri è la protagonista dello spettacolo che ha scritto con Antonio Fornari, Stefano Fresi, Gabriele Pellegrini e Emiliano Luccisano a cui è affidata anche la regia.





Sul palco con lei un quartetto musicale formato da Mimmo Sessa, Gianluca D’Alessio, Pierpaolo Ranieri, Puccio Panettieri. Le voci fuori campo sono quelle di Rita Savagnone, Pino Insegno e Stefano Fresi.
«Con brevi monologhi, canzoni e balli, racconto la storia di una donna che fin dal grembo materno capisce che la sua vita sarà dedicata alla musica. Una scelta non semplice, soprattutto per una donna». Insicurezze, difficoltà, discriminazioni ripercorse con tono lieve e ironico danno vita a tante scene divertenti. Il rapporto con i genitori, quello con i figli, la ricerca dei locali dove esibirsigli, gli incontri con i gestori preoccupati solo da un fatto: quanta gente porti?.  «Suoni come un uomo è una frase che non si può sentire», dice la musicista che spazia dal jazz, al pop e rock. «Eppure ancora in tanti lo pensano e lo dicono, anche se in buona fede. Mi è capitato pure che mi chiedessero: sei capace di suonare sui tacchi?».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero