Record di nomination per Polanski ai César, le femministe francesi indignate: «12 come le vittime di stupro»

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Record di nomination ai César per il film di Roman Polanski J'accuse (L'ufficiale e la spia). E le femministe francesci insorgono: «Dodici nomination per il film di Polanski ! - si legge su Twitter - 12 come il numero di donne che l'accusano di stupro! Vergogna ai César».


Ancora polemiche in Francia contro il regista ottantaseienne di origini polacche travolto da nuove accuse di stupro dall'ex modella e fotografa, Valentine Monnier. La decisione dell'Académie des César, equivalente transalpino degli Oscar, di nominare  il suo ultimo film sull'affaire Dreyfus già premiato a Venezia con il Leone d'argento, in ben 12 categorie ha scatenato una bufera. Un record, davanti a «Les Miserables» di Ladj Ly, il film sulle banlieue e «La Belle Epoque» di Nicolas Bedos, entrambi con 11 nomination.

Roman Polanski: «La verità ormai non conta nulla»

«Il cinema francese deve evidentemente ancora portare a compimento la sua rivoluzione sulle violenze sessiste e sessuali», deplora ai microfoni di radio Rtl, la segretaria di Stato alla Parità tra uomo e donna, Marlène Schiappa. Tra le reazioni indignate e le proteste sui social, anche quella dell'associazione
Osez Le Féminisme” che lancia l'appello a manifestare dinanzi alla Salle Pleyel di Parigi, in occasione della cerimonia di premiazione il 28 febbraio.

 



«I César - ribatte il presidente dell'Académie, Alain Terzian, interpellato sul record di nomination per Polanski - non è un'istanza che deve assumere posizioni morali». «Se non sbaglio - ha aggiunto - 1,5 milioni di francesi sono andati a vedere il film. Andate a chiedere a loro». La fotografa francese, Valentine Monnier, ha dichiarato lo scorso autunno di essere stata picchiata e violentata da Polanski nel 1975, quando lei era diciottenne, durante un soggiorno sciistico nello chalet del regista a Gstaad, in Svizzera. Accuse che lui smentisce in toto. La testimonianza si aggiunge ad altre simili accuse di stupro mosse in passato contro Polanski. Tra l'altro, il regista che ha lungamente beneficiato di forti appoggi in Francia continua ad essere nel mirino della giustizia Usa, per lo scandalo legato agli abusi su una minorenne, Samantha Geimer, nel 1977.

Appello a boicottare il film di Polanski dopo le accuse di stupro

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Il Messaggero