“Cibus – Gli chef di domani”: un’asta benefica di vini pregiati sarà battuta da Christie’s il 21 novembre nei Musei di San Salvatore in Lauro...
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Appuntamento il 21 novembre alle ore 19.00, la scelta dei vini è stata curata da Luca Maroni, enologo di fama internazionale, mentre la testimonial di questa iniziativa sarà l’attrice italiana Sara Ricci (interprete di un personaggio vittima di violenza nella fiction Un posto al sole).
Seconda tappa, dunque, del progetto per “Cibus – Gli chef di domani” organizzato da Alliance for African Assistance Italy (AAA Italy), in collaborazione con Christie’s e Il Cigno Edizioni. «Il primo appuntamento con l’asta di beneficenza di quest’anno si è svolto il 16 luglio scorso – ha sottolineato Walter Lam, direttore generale di Alliance for African Assistance-, sempre nei Musei di San Salvatore in Lauro. Abbiamo raccolto una somma importante, che però non consente di raggiungere appieno l’obiettivo del progetto: dare una formazione qualificata da aiuto cuoco a 30 donne sopravvissute ad atti di violenza di ogni tipo e momentaneamente ospitate presso case famiglia, centri antiviolenza e congregazioni religiose».
«I primi a mostrare solidarietà a favore di queste donne, nel corso dell’asta di luglio – ha aggiunto Lam –, sono stati gli artisti, alcuni fra i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea, che hanno generosamente donato le loro opere, ma anche gli sponsor che hanno permesso l’organizzazione dell’evento, il cui ricavato è stato devoluto al progetto. Con questa seconda asta contiamo di raggiungere la somma da destinare alla formazione professionale di tutte e trenta le donne sopravvissute a violenze”. La lista delle migliori case vinicole da coinvolgere nell'iniziativa, sono state selezionate dal noto enologo Luca Maroni che ha donato quattro lotti della sua collezione. «Il vino è essenza di spiritualità profonda, di fatica, d'armoniosa simbiosi fra uomo e natura – ha dichiarato Maroni -.
Tra i vini battuti all’asta ci saranno quelli prodotti da Tenuta San Leonardo, Argiano, Ornellaia, Tenuta San Guido, Marchesi Barolo. Dal 16 al 21 novembre (dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00 e la domenica dalle 10.00 alle 13.00) nei Musei di San Salvatore in Lauro, saranno in esposizione i vini che andranno all’asta. Nel dettaglio, le cantine e i produttori di vini sono: Agriverde, Altesino, Argiano, Astoria, Baglio del Cristo di Campobello, Baracchi, Barbanera, Baricci, Barone di Serramarrocco, Barone Ricasoli, Batasiolo, Bertani, Cantine Del Notaio, Cantine San Marzano, Castello Banfi, Castello del Terriccio, Conti Leone De Castris, Contini, Coste del Faena, Deperu Holler, Fattoria dei Barbi, Fattorie Zerbina, Guicciardini Strozzi, La Tognazza, Les Crêtes, Livon, Marchesi di Barolo, Marchesi Mazzei, Montevetrano, Moris Farms, Ornellaia, Podere San Cristoforo, Principe Pallavicini, Quartomoro di Sardegna, Rocca di Montemassi, San Felice, Tenuta di Fiorano, Tenuta San Guido, Tenuta San Leonardo, Tenuta Sette Ponti, Tenute Silvio Nardi, Tormaresca, Vie Di Romans, Vistorta, Volpe Pasini, Zenato, Collezione Luca Maroni. Banditore dell’asta sarà Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia.
Il catalogo dei vini sarà realizzato da Il Cigno GG Edizioni. Fondata negli Stati Uniti negli anni ‘80, Alliance for African Assistance (AAA) da 30 anni lavora a fianco delle persone emarginate. Ha fornito assistenza alle vittime di torture e di guerre, alle donne in difficoltà, ai bambini e a tutti coloro che soffrono di disagio economico. Inoltre ha reinsediato con successo più di 12.700 rifugiati provenienti da tutto il mondo.
«In Italia una donna su tre subisce una forma di violenza che la isola dal resto della società e limita notevolmente la sua formazione, occupazione e autonomia – ha ribadito Walter Lam, direttore generale di Alliance for African Assistance - . Vogliamo aiutare quelle che sono sopravvissute e che ora cercano di ricostruire una vita per sé stesse e per i loro figli. Sono inoltre in aumento i nuclei mono genitoriali, rappresentativi della femminilizzazione della povertà. Il contesto richiama la necessità di percorsi concreti e mirati in ambito lavorativo, indispensabili alle donne per ottenere un’autonomia economica ed abitativa. La ristorazione è il settore trainante della filiera agroalimentare italiana e l’occupazione è cresciuta del 17% dall’inizio della crisi (Rapporto Ristorazione della Fipe 2017). L’intento del progetto è di fronteggiare l’aumento del numero di donne in condizione di emarginazione sociale, fornendo loro una formazione specializzata in questo settore economico. Il miglior strumento per combattere l’aumento della violenza di genere è, infatti, quello di dare una formazione alle donne e renderle economicamente autonome». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero