Roma, la pubblicità taglie forti prende in giro le curvy: «Va rimossa»

Roma, la pubblicità taglie forti prende in giro le curvy: «Va rimossa»
«T'abbacchi a Natale?». Sul cartellone pubblicitario che promuove un negozio per taglie extralarge la foto di una donna in sovrappesso fasciata da una tutina rosa,...

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«T'abbacchi a Natale?». Sul cartellone pubblicitario che promuove un negozio per taglie extralarge la foto di una donna in sovrappesso fasciata da una tutina rosa, in testa le orechie da coniglietto. «Donna taglie forti prezzo slim». La pubblicità comparsa sui muri di Roma (in particolare all'Appio, in largo dei Colli Albani) a prende in giro le curvy e le ridicolizza, utilizza il corpo delle donne in modo offensivo. I cartelloni hanno scatenato l'indignazione della consigliera regionale Eleonora Mattia (Pd) , presidente della IX Commissione pari opportunità della Regione Lazio che ne chiede l'immediata rimozione. «Trovo di pessimo gusto la campagna pubblicitaria per le taglie forti, lanciata su muri e i cartelloni della Capitale da un negozio di abbigliamento romano - attacca la consigliera -  Ancora una volta il corpo della donna viene esibito in modo improprio, in questo caso addirittura per dileggio, per fini di mera promozione commerciale. Sono convinta che i nostri bravi pubblicitari sappiano partorire idee in grado di rendere appetibile un prodotto, senza la necessità di dover ricorrere a corpi di donna esibiti, con sensualità o con inutile sarcasmo. Invito la sindaca Virginia Raggi a far coprire immediatamente questi manifesti e l’azienda a chiedere scusa per una campagna che considero meschina e inopportuna».


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«Vi sembra una pubblicità intelligente questa? Perché non hanno messo un uomo? Anche gli uomini si abbuffano a Natale», denuncia su fb l'associazione Genere femminile. ​ Di qualche giorno fa, di fronte al dilagare della pubblicità sessista con corpi di donne in pose sexy per reclamizzare olio per i motori o palestre, è intervenuta l'Anci.  Sono sempre più numerosi i Comuni che si sono già attivati per integrare il Regolamento comunale delle affissioni pubblicitarie inserendo una clausola di accettazione del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, che prevede di adottare modelli di comunicazione commerciale che non contengano immagini di violenza contro le donne, non lesive della dignità e che evitino il ricorso a stereotipi di genere, aderendo così all’invito rivolto dall’Anci.

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«In risposta ai commenti negativi ricevuti sui social - replica l'azienda che ha promosso la pubblicità - vogliamo spiegare che non si tratta di una campagna convenzionale. Ma abbiamo voluto portare alla luce la troppa serietà, la pensantezza e il manicheismo con cui si giudica chi sta fuori dai canoni imposti. Quella serietà e pesantezza per cui molte ragazze e donne si sentono poi in dovere di rientrare negli schemi prefissati a ogni costo. Abbiamo giocato con la simpatia e la leggerezza: tutti ci abbacchieremo a Natale».  
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Il Messaggero