Joanna, prima adozione internazionale in Italia: ora insegna a giocare a calcio a bambine e mamme

Joanna, prima adozione internazionale in Italia: ora insegna a giocare a calcio a bambine e mamme
Tutti la conoscono come mister Jo, l'allenatrice che insegna alla bambine e alle mamme a giocare a calcio. Joanna Borella adesso ha 53 anni, è arrivata dall'India...

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Tutti la conoscono come mister Jo, l'allenatrice che insegna alla bambine e alle mamme a giocare a calcio. Joanna Borella adesso ha 53 anni, è arrivata dall'India che ancora non sapeva camminare, la sua è stata la prima adozione internazionale in Italia, era il 1968. Nel quartiere milanese di NoLo mister Jo ha fondato una società, "Bimbe nel pallone", con tre squadre: una per le bambine delle elementari, una per adolescenti, ragazze e ragazzi insieme, i "Nolers Mix" e una per le mamme. Joanna racconta di aver imparato a dare calci al pallone appena ha cominciato a camminare, inseguiva i fratelli per giocare.







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«Io sono arrivata dall’India il 12 novembre 1967, a un anno e tre mesi. A quell’età normalmente i bambini camminano: io non lo facevo perché, stando nell’orfanotrofio di Belgaum insieme ad altri 150 bambini e una sola suora missionaria, lei non aveva il tempo per poter star fisicamente dietro a ciascuno di noi, sorreggendoci e insegnandoci a camminare. Ma una volta in Italia, vedendo i miei due fratelli che giocavano a calcio, in meno di una settimana ho iniziato a correre dietro a loro e al pallone, e mi sono alzata in piedi. Da allora, raccontava la mia dolce mamma, ho sempre avuto con me il pallone».

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Mister Jo adesso è allenatrice 
Csi, educatrice sportiva e operatrice d’infanzia, nel 2013 ha dato vita alla scuola di calcio femminile: una quarantina di bambine da allenare e circa 15 mamme nel corso per adulti, sono italiane, sudamericane e africane. Il suo è uno dei dieci progetti scelti dalla Fondazione Candido Cannavò. «Abito a NoLo dal 1990, e mi piace tantissimo per come è diventata questa zona. Mi piace unire le persone, farle divertire, usare il calcio come educazione. Ma vorrei poter portare il calcio tra le case, con orari e luoghi comodi alle famiglie
». Con il calcio mister Jo scavalca barriere e pregiudizi.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero