SOS a Von Der Leyen, violenza domestica dramma prioritario, Ue difenda Convenzione di Istanbul

SOS a Von Der Leyen, violenza domestica dramma prioritario, Ue difenda Convenzione di Istanbul
«Abbandonare la Convenzione di Istanbul è un modo per legalizzare la violenza domestica. È evidente che in molti Paesi europei, la violenza di genere non...

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«Abbandonare la Convenzione di Istanbul è un modo per legalizzare la violenza domestica. È evidente che in molti Paesi europei, la violenza di genere non è ancora considerata un problema urgente e prioritario». Decine di associazioni femminili, parlamentari, giuriste, giornaliste, magistrate, accademiche, avvocate, sindacaliste, costituzionalisti lanciano l'allarme e chiedono ai vertici del Parlamento Europeo e delle istituzioni di Strasburgo e Bruxelles di intervenire per fare quadrato sulla Convenzione di Istanbul, dopo che il 27 luglio, la Polonia ha iniziato le procedure per uscire da trattato. Di fatto è il primo Stato del Consiglio a prendere una simile decisione. 




Nel frattempo le donne polacche stanno cercando di contrastare queste politiche con lo sciopero indetto dal “Poland Women Strike” indetto per «chiedere all’Unione Europea che i fondi europei siano erogati tenendo conto dell’effettivo rispetto dei diritti umani e per questo invita tutti i cittadini europei a tenere alta l’attenzione su questo caso facendo pressione sui propri parlamentari». 

In una lettera aperta le associazioni femminili italiane mettono così in evidenza come la decisione di Varsavia crei un precedente pericoloso. Inutile sottolineare che è in atto il più sfrontato e pericoloso attacco alla libertà, all’autonomia, all’autodeterminazione, alla salute delle donne in Europa». 

«Chiediamo che il Parlamento europeo si schieri e prenda una posizione chiara e netta, rimarcando con fermezza il fatto che esistono – per riconoscersi a pieno titolo come Stato membro dell’Unione europea – diritti universali che non devono più essere messi in discussione. Perché, se le uniche voci a levarsi saranno quelle dalle piazze e dalle strade, se le uniche dichiarazioni saranno quelle rilasciate alle conferenze stampa, se si ignorerà che l’Europa tutta è coinvolta in questa grave decisione del Governo di Andrzej Duda, allora il 27 luglio 2020 passerà alla storia come il giorno in cui non solo la Convenzione di Istanbul diventerà carta straccia, ma anche come il giorno in cui si dirà esplicitamente che in Europa le donne non hanno valore». 


E' stata avviata anche una petizione: DGkCrrv

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Il Messaggero