«Tutte a novanta...», bufera sull'invito sessista di un ristorante in Veneto

«Tutte a novanta...», bufera sull'invito sessista di un ristorante in Veneto
Ondata di indignazione e proteste: è l'effetto scatenato da un'immagine vintage pubblicata nel profilo Facebook del Nautic Club restaurant di Marina di Cavallino....

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Ondata di indignazione e proteste: è l'effetto scatenato da un'immagine vintage pubblicata nel profilo Facebook del Nautic Club restaurant di Marina di Cavallino. Il post doveva servire a pubblicizzare l'evento di sabato scorso, a base di musica anni '90, sia italiana che internazionale. Da ciò la scelta di usare un'immagine retrò, con protagonista una pin up, ovvero una ragazza ammiccante immortalata da dietro, con l'abito alzato e gli slip in vista.


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A fare da corollario una scritta: «Tutte a novanta». E puntale è stata servita l'ennesima polemica dell'estate a sfondo sessista, con una serie di critiche sul mancato rispetto del corpo femminile. Stizzita, anche il sindaco Roberta Nesto, che ha ricevuto l'immagine direttamente nel proprio telefonino. «La comunicazione se usata in modo inopportuno dice può scatenare degli effetti contrari a quelli sperati. Bisogna fare attenzione con il linguaggio. E in alcuni casi, prima di postare dei messaggi, è opportuno riflettere. Su questi fronti la commissione per le pari opportunità sta facendo un lavoro egregio e continuerà a farlo ancora, soprattutto per quanto riguarda la sensibilizzazione. Questa vicenda conferma l'importanza del ruolo della stessa commissione, un organismo che qualcuno ritiene inutile ma le vicende della vita quotidiana confermano di indispensabile utilità». Anche per questo, di fronte all'ondata di critiche ricevute, dal locale ieri il post è stato rimosso con tanto di successive scuse. E con una precisazione fondamentale: l'evento sabato scorso si è svolto regolarmente, ma senza alcun genere di volgarità.


«Chiariamo subito un punto dicono dal locale non immaginavamo di scatenare una reazione simile, il nostro spirito era solo quello di reclamizzare l'evento di sabato scorso con la musica anni 90. La festa si è tenuta regolarmente, ci siamo limitati solo a mettere della musica con dei cd. Se qualcuno si è sentito offeso ci scusiamo, non era nostra intenzione. La locandina aveva un solo scopo, quello illustrativo e pubblicitario in quanto il tema della serata era un revival della musica anni '90. Porgiamo le nostre scuse a tutte le donne che possono essersi sentite offese dal contenuto. Ci sentiamo lontani da qualsiasi forma o incitazione alla violenza nei confronti del sesso femminile. Il nostro staff, nonché gli artisti che ci hanno accompagnato in questa e nelle stagioni precedenti, è composto da ottime donne e madri di famiglia».
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Il Messaggero