Ordine dei giornalisti: «Nuova normativa attenta alla narrazione dei femminicidi»

Ordine dei giornalisti: «Nuova normativa attenta alla narrazione dei femminicidi»
«Abbiamo immaginato una normativa nuova in termini deontologici che stia attenta alla narrazione delle vicende che hanno al centro le donne e in particolare i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Abbiamo immaginato una normativa nuova in termini deontologici che stia attenta alla narrazione delle vicende che hanno al centro le donne e in particolare i femminicidi». Lo ha detto il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, aprendo a Bari i lavori della seconda giornata del ‘Forum of mediterranean women journalists‘.


Nei giornali italiani il clima resta pesantemente sessista, l'85% delle giornaliste ha subito «molestie»

Oltre ad una riflessione sul ‘Manifesto di Venezia’ sul rispetto della parità di genere nell’informazione, il presidente Verna ha annunciato che l’Ordine ha avviato un percorso, che dovrebbe concludersi entro la prossima primavera, su due Carte deontologiche, quella di Piacenza-Ariano Irpino sul giornalismo scientifico e la modifica della ‘Carta di Treviso’ sui minori.

Polemica su Bruno Vespa per l'intervista alla vittima di una violenza sessuale. E lui risponde

«Oggi facciamo una riflessione a tutto campo sulla funzione del giornalismo, – ha detto Verna – per l’uguaglianza complessivamente intesa non solo di genere. Purtroppo ci sono situazioni nelle quali le donne sono svantaggiate e la battaglia è ancora molto lontana da poter approdare a un risultato giusto. Come giornalisti non possiamo che riferirci prima di ogni altra norma alla Costituzione e ai suoi valori di pace, di libertà, di uguaglianza, di non discriminazione. La mia presenza qui non è solo di testimonianza e di vicinanza, ma di concreta partecipazione alle cose che possono essere messe in campo».

La provincia di Teramo lancia la campagna “Uomini che amano le donne”
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero