Nei romanzi e nei film, le occhiaie sono il tratto distintivo di nottambuli e di detective ‘hard-boiled’, un segno che manifesta un carattere ombroso su volti...
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«Guardarsi allo specchio la mattina e vedere le occhiaie fa cominciare male la giornata – spiega la dottoressa Nadia Fraone, vicedirettore della Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Fatebenefratelli, Roma, e membro del Consiglio direttivo della Società italiana di medicina estetica in occasione del 40° congresso a Roma – Anche perché incidono profondamente sulla percezione di sé: ho fatto una ricerca su Amazon, digitando nella casella di ricerca “dark circle eye” e ho potuto constatare che compaiono più di 10 mila risultati: dagli occhiali per nasconderle a creme che arrivano a costare anche 700/800 euro. Questo fa capire che il fenomeno è vissuto male e che si farebbe di tutto per eliminarlo».
LE CAUSE
Tante le cause alla base di questo inestetismo: genetico-costituzionali in primo luogo, ma anche dermatiti da contatto, allergie, pelle sottile e vascolarizzata… se a questi fattori si associano poi circostanze sfavorevoli – poche ore di sonno oppure una cattiva digestione - e cattive abitudini – fumo e alcool - le occhiaie si possono accentuare ulteriormente. In presenza di uno o più di questi fattori, la circolazione venosa e linfatica del contorno perioculare si altera, causando la caratteristica colorazione bluastra della palpebra inferiore. Ad aggravare la situazione può concorrere inoltre la deposizione di melanine, pigmento che la pelle produce naturalmente alla luce dei raggi solari, che provoca lo scurimento della zona. Cosa si può fare per combattere le occhiaie? «L’approccio a questo inestetismo è tendenzialmente topico – risponde Andrea Fratter, ricercatore in Cosmetologia e Nutraceutica, presidente della Società Italiana Formulatori Nutraceutici e docente della Scuola di medicina estetica Società medicina estetica – con prodotti da applicare localmente, sotto forma di sieri, gel ed emulsioni che contengano principi attivi in grado di normalizzare la circolazione venosa e linfatica.
I CONSIGLI
Malgrado la costanza nell’applicazione e la diligenza nel seguire le indicazioni, non sempre sieri e creme da applicare a casa riescono a dare i risultati sperati. «In caso di occhiaie ostinate – precisa la dottoressa Fraone – si possono usare prodotti più incisivi, che devono essere applicati da uno specialista in studio, ad esempio depigmentanti con argutina e acido cogico, oppure acido azelaico, oppure peeling a base di acido lattico o acido glicolico a bassa concentrazione (20 per cento). Per chi non teme metodiche leggermente più invasive c’è anche la carbossiterapia, che consiste nel somministrare anidride carbonica per mezzo di un ago nella regione perioculare. È un metodo che riduce la zona scura perché migliora la vascolarizzazione della pelle». Chi non teme gli aghi inoltre può anche avvalersi degli ultimi ritrovati della ricerca in materia di iniettabili.
«Negli ultimi anni lo studio continuo delle aziende produttrici di filler ha messo a punto degli acidi ialuronici appositamente studiati per poter essere iniettati in questa zona per correggere le occhiaie – aggiunge il professor Emanuele Bartoletti, presidente della Sime - Si tratta di filler che non attivano acqua e quindi non gonfiano minimamente, che hanno la capacità di riempire i solchi delle occhiaie, ma anche, essendo miscelati con principi attivi biostimolanti, di migliorare la qualità della cute ispessendola e rendendola meno scura e meno trasparente”. Ma non ci sono solo cosmetologi e medici estetici tra gli alleati contro le occhiaie. «Un bravo truccatore può consigliarci il trucco giusto per il nostro tipo di occhiaia – conclude Fraoni – e un buon correttore può fare miracoli. Inoltre i correttori di ultima generazione hanno i cosiddetti diffusori ottici, sostanze che riflettono la luce facendo ‘sparire’ le odiate ombre scure dal nostro volto, per regalarci finalmente uno sguardo fresco e luminoso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero