«Noi forti e potenti»: al Golden Gala di Roma la sfida delle regine della velocità

«Noi forti e potenti»: al Golden Gala di Roma la sfida delle regine della velocità
«Se qualcuno mi dice “non puoi farlo”, io dico “sì che posso”. Il mio motto? In definitiva è fanculo, io posso». E non...

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«Se qualcuno mi dice “non puoi farlo”, io dico “sì che posso”. Il mio motto? In definitiva è fanculo, io posso». E non c’è da stupirsi: lei, la tre volte campionessa d’Europa e primatista della velocità, Dina Asher-Smith, può davvero. L’atleta ventiquattrenne britannica ha bruciato non solo il tartan delle piste di tutto il mondo ma anche una certa resistenza verso le record women conquistando nello stesso tempo le copertine di moda - Elle UK le dedica la prossima con una grande intervista - e il podio intellettuale di The Telegraph che nella nuova sezione Women’s Sport l’ha fatta debuttare come commentatrice la scorsa settimana. «Gli sport sono dominati degli uomini - ha detto la sprinter che corre sotto gli 11 secondi, che è laureata in Storia al King’scollege di Londra e che è bellissima negli abiti di Versace e Dolce&Gabbana - io posso fare qualcosa. Io posso cambiare per il meglio. Io sono forza e potere». Una fuoriclasse. Una regina anche dei social: twitter,facebook e instagram sono la sua palestra di decompressione.


LA GARA
Ora è  attesa a Roma al super-contest della velocità pura femminile al Golden Gala Pietro Mennea del 6 giugno, quarta tappa della IAAF Diamond League. Un cast di valore sui blocchi dell’Olimpico: a contendere l’oro a Dina Asher-Smith, che tra parentesi l'altro giorno a Stoccolma ha fatto il primato stagionale dei 200 metri (22.18)  ci saranno la giamaicana Elaine Thompson, oro a doppia velocità ai Giochi di Rio su 100 e 200, quarta di sempre, e l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou, due volte d’argento su 100 e 200 ai campionati mondiali di Londra 2017. Una sfida incrociata: la Thompson mai battuta sui 100 dalla Asher-Smith, e la stessa Thompson a prevalere sulla Ta Lou, ma con quattro successi della ivoriana negli altrettanti ultimi confronti. Per arricchire il già stellare line-up, ecco l’oro olimpico di Rio nella 4x100 English Gardner, le due campionesse universitarie USA, Aleia Hobbs e la sprinter con origini italiane Jenna Prandini e la campionessa USA indoor 2019 Shania Collins. Un favoloso assemblaggio di regine tutte capaci di esprimersi sotto gli 11 secondi, con la Thompson già applaudita all’Olimpico nel 2016, e due volte Diamond Race winner sui 100 nel 2016 e nel 2017, e la Ta Lou che ritorna a Roma per bissare sotto la tribuna Monte Mario il successo dello scorso anno sui 200.
IL MANIFESTO

Regine. E non è soltanto questione di sport, di atletica, di velocità. Si prenda la diva giamaicana Elaine Thompson che sul suo profilo twitter @fastelaine (tutto un programma) una settimana fa scriveva quello che è un vero manifesto per tutte le donne, atlete e no: «Smetti di rimestare il passato nella tua mente. È andato. Usa la tua energia mentale per manifestare qualcosa di nuovo. Non sprecare la tua preziosa forza vitale bloccata su ciò che non ha funzionato. Ogni momento è un’altra possibilità da conquistare. Essere grande! # 2019 # ThatLongSeasonAhead» 
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Il Messaggero