Nike fa marcia indietro, le atlete in gravidanza non avranno più contratti minori

Nike fa marcia indietro, le atlete in gravidanza non avranno più contratti minori
L'indignazione crescente nel mondo femminile stava creando un contraccolpo all'immagine di uno dei più importanti marchi sportivi, la Nike, quando si è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'indignazione crescente nel mondo femminile stava creando un contraccolpo all'immagine di uno dei più importanti marchi sportivi, la Nike, quando si è saputo che i contratti penalizzavano le atlete in caso di sospensione momentanea dell'attività sportiva e agonistica a causa di una gravidanza. L'onda di riprovazione ha indotto la company ad un rapido dietro front e così la Nike ha annunciato di rivedere i contratti che di fatto avrebbero danneggiato le campionesse in stato interessante, almeno fino a quando non fosse finito il congedo per la maternità.


Serena Williams, look rivoluzionario agli Open di Francia: il messaggio femminista sul completino da tennis

A sollevare il caso era stata l'atleta americana Allyson Felix e dalle sue parole si era abbattuta una bufera sulla Nike senza precedenti. I vertici aziendali hanno fatto sapere, due giorni fa, di avere deciso di cambiare policy, naturalmente a favore delle atlete e dei loro sacrosanti diritti alla maternità. «Dobbiamo fare di più; visto che si tratta di una grande opportunità per il settore dello sport evolversi per sostenere meglio gli sportivi» ha commentato il portavoce dell'azienda, interpellato dal New York Times, il giornale che aveva stigmatizzato la policy che prevedeva compensi minori per le puerpere, condizionate anche dalle loro performance. Una inchiesta simile era stata fatta pure dal Times la settimana scorsa, grazie alle denunce di altre due atlete, Alysia Montano et Kara Goucher, entrambe membri dell'equipe di atletica.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero