Nuril amnistiata dal Presidente, aveva denunciato il suo capo per molestie ed era finita in carcere

Nuril amnistiata dal Presidente, aveva denunciato il suo capo per molestie ed era finita in carcere
Nuril ha vinto la battaglia della sua vita. Uscendo dalla prigione le sue prime parole le ha rivolte al Parlamento indonesiano chiedendo leggi in grado di impedire che altre donne...

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Nuril ha vinto la battaglia della sua vita. Uscendo dalla prigione le sue prime parole le ha rivolte al Parlamento indonesiano chiedendo leggi in grado di impedire che altre donne molestate sessualmente possano ricevere il suo stesso trattamento. La giovane donna aveva avuto il coraggio di registrare le molestie del suo capo e denunciarlo, ma per questo era finita in prigione con una sentenza assurda e rischiava anni di carcere.


Il caso talmente abnorme – anche perchè c'erano le prove registrate dell'ennesimo affronto subito – aveva suscitato un ampio movimento nazionale ed internazionale. Alla fine il presidente Joko Widodo ha ribaltato la sentenza della corte e ha garantito l'amnistia. Nuril Maknun – 41 anni, di professione libraia - eviterà il carcere e una multa salata, pari a 35 mila dollari. “Nuril è la vittima non la colpevole” era stato il grido dei suoi supporter in Parlamento. Le donne in Indonesia – nazione a maggioranza islamica – non godono di tanti diritti. Nuril per avere denunciato il suo capo ha perso il lavoro. In tribunale era stata accusata ingiustamente di diffondere materiale osceno. “A tutte le donne che hanno esperienze simili alla mia, chiedo di essere coraggiose e non avere paura. La nostra dignità non può essere calpestata”.

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Il Messaggero