«Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti... appena staccato dal turno sulla Salaria». Insulti sessisti anche nei confronti di Paola De Micheli. Un militante...
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Dopo il ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova, un'altra esponente nel governo viene aggredita e insultata per il modo in cui veste e travolta dall'odio web. Nel mirino degli haters finisce questa volta l'abito rosso della De Micheli. «Sono vicina a paola_demicheli vittima di indegni insulti sessisti. Ma la solidarietà, per quanto doverosa, non basta più. Serve prevenire e sanzionare. Possiamo farlo approvando subito il ddl contro i linguaggi d'odio sul web», scrive su Twitter la senatrice del Pd Valeria Fedeli.
Gli attacchi a Bellanova
Le offese alla Cirinnà
«Solidarietà a paola_demicheli. Mi raccomando: in tribunale fallo nero!». Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Alessia Morani, ma tantissimi parlamentari del Pd stanno esprimendo in queste ora l'indignazione per gli insulti. «La povertà dell'utilizzo di certe parole, con la finalità di messaggi sessisti e discriminatori, si traduce in povertà dell'intelligenza. Un abbraccio paola_demicheli e buon lavoro!», scrive su Twitter la senatrice dem Anna Rossomando. Il segretario dem Zingaretti: «Si torna ad insultare una donna perché fa politica in modo autonomo. E questo si combatte schierandosi e isolando i vigliacchi. Sempre».
La petizione della Boschi
«La volgarità e l'ignoranza degli attacchi non scalfiranno il suo e nostro lavoro. Sconfiggere l'odio diffuso nella rete è una nostra priorità». Così in un tweet la neoministra alla Famiglia e pari opportunità Elena Bonetti. Anche la senatrice del Pd Monica Cirinnà, aggredita sui social per la sua risata contro Salvini, s'indigna. «A questi uomini piccoli e meschini dico: non piegherete mai la forza delle donne libere, non vi daremo tregua, in tribunale e con l'azione politica. Vergognatevi!», scrive in un post su Fb.
Proprio ieri l'onorevole dem Maria Elena Boschi aveva lanciato una petizione: «Basta giudicare le donne dal modo in cui sono vestite».
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Il Messaggero