Meditate, donne. Ma anche uomini, bambini, anziani. Perché è ormai tempo di ricominciare. Da qui, non dopodomani, ma adesso. Di riprendersi il presente, altro non...
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A che serve? Semplicemente a stare meglio, in pace e soprattutto meno stressati. Aiuta a coltivare la relazione con se stessi e con gli altri, a curare le malattie psicosomatiche, promuovere un cambiamento attraverso l'accettazione di quel che si è.
POCHI MINUTI
Non serve la solitudine e il silenzio totale, è un tipo di meditazione che si può praticare anche in pochi minuti. La costanza fa la differenza, coltivando con metodo la meditazione ci si troverà sempre più spesso in compagnia delle “sorelle” di mindfulness: la gentilezza, la compassione, l'apertura del cuore, la gratitudine. Tutti a meditare. Se ne parla dall'inizio degli anni Novanta, da quando il biologo statunitense Jon Kabat-Zinn pubblicò il primo testo divulgativo “Vivere momento per momento”. Da allora la ricerca della consapevolezza ha conquistato sempre più persone.
In un mondo che ci spinge all'accumulo compulsivo, mindfulness sottrae. Toglie il giudizio, il pensiero sul futuro, la rimuginazione sul passato, l'attaccamento e la repulsione. Less is more, meno è di più. Quel che resta è l'attenzione, provare a vivere la realtà senza dire mi piace e non mi piace, essere in pace con quello che viene e che va.
GLI ESERCIZI
Adesso un po' di pratica. L'esercizio del “non fare nulla”: chiudere gli occhi e contare da 10 fino a 0, tante volte, se arriva un pensiero ricominciare da capo. Oppure, quello di ascoltare il silenzio. E ancora, seguire il respiro, concentrarsi sulle singole parti del corpo e tanto altro ancora.
Deepak Chopra, scrittore e medico indiano, guru della meditazione, consiglia un altro semplicissimo esercizio: concentrarsi su un oggetto comune. Che si tratti di un'icona del desktop, di una bottiglia o di un'ombra proiettata sulla parete, è sufficiente immaginare che sia la prima volta in cui viene visto quell'oggetto: studiandone forme, dimensioni e aspetto si può stimolare la curiosità e raggiungere un livello di rilassamento tale da distendere completamente i nervi. Basta solo un minuto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero