Violenza donne, Carfagna: «La battaglia deve partire dalle scuole, ho scritto a Fioramonti»

Violenza, lavoro, difficoltà nel conciliare figli e impegno fuori casa, politica. “Donne e società” il tema dell'incontro che si è svolto...

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Violenza, lavoro, difficoltà nel conciliare figli e impegno fuori casa, politica. “Donne e società” il tema dell'incontro che si è svolto l'altra sera al Circolo Antico Tiro a Volo a Roma con il vice presidente della Camera Mara Carfagna e la giornalista Costanza Crescimbeni. «I dati diffusi in occasione della Giornata contro la violenza sono allarmanti. In Italia abbiamo buone leggi - ha detto l'onorevole Carfagna - ma evidentemente le norme da sole non bastano perché il contrasto alla violenza di genere è un insieme di ingranaggi che devono muoversi all’unisono: legislatore, forze dell’ordine e magistratura. Non bisogna però mai dimenticare che quella contro la violenza maschile è anche una battaglia culturale che deve partire dai banchi di scuola, ai bambini va insegnata la cultura del rispetto. Anche per questo quest’anno abbiamo voluto rilanciare  la campagna "Non è normale che sia normale" con il prezioso contributo dell’istituto Copernico Cappeggiani di Ferrara e dei ragazzi che hanno scritto uno splendido rap. Ho scritto al ministro dell'Istruzione  Fioramonti per portargli l’esempio dell’istituto di Ferrara che ha inserito come materia curricolare per tutti e 5 gli anni il contrasto alla violenza maschile».


«Non è normale che sia normale»: la campagna contro la violenza sulle donne diventa una canzone rap


E poi la questione del lavoro, in Italia lavora solo una donna su due.
«È inaccettabile che in un paese come l’Italia più della metà della popolazione abbia così difficoltà ad approcciarsi al lavoro. Le ragazze in Italia si laureano prima e meglio degli uomini ma poi lavorano meno degli uomini e vengono pagate meno. L’Italia non sfrutta un bacino di capacità enorme perché resistono e persistono stereotipi e pregiudizi che pesano come un macigno sulla condizione lavorativa delle donne». Infine la politica, «ha bisogno dell'impegno delle donne che potrebbero dare una visione e un volto diverso, piu attento a tutti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero